Ponsacco – US Livorno 1-3

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Con molta astuzia ci giochiamo il malus masochista a inizio partita così da avere tutto il tempo per recuperare.

Biagini 5
Forse utilizzare una delle quote in porta non è la migliore delle idee, vedi Fogli lo scorso anno. Speriamo che non cada dall’albero pure lui. Sul gol poteva uscire, se non dall’area grande almeno da quella piccola.

Brenna 6,5
Del reparto difensivo sembra quello più sicuro dei suoi mezzi. Un paio di uscite a testa alta che per arroganza ed egocentrismo ricordano il miglior Bonucci. Speriamo almeno che sia più simpatico di lui.

Ronchi 6
A detta di Brachini indossa un elmetto. Va bene che ogni partita deve essere una battaglia ma ora non esageriamo.

Nizzoli 6
Prestazione piuttosto ordinata, solo un consiglio: quando ti viene la voglia di salire in avanti, reprimila.

Brisciani 6
Il Ponsacco non è il Grosseto e l’ansia da prestazione è solo un brutto ricordo. Allo scadere è vittima sacrificale della frustrazione avversaria e viene gambizzato sulla linea laterale. Facile prendersela con i bimbi.

Bellini 7
Cercare di sottrargli il pallone è come tentare di togliere il frisbee dalla bocca di un doberman. Meglio non provarci. Cala il tris arrivando a tutta velocità da centrocampo con l’ignoranza di un intercity proveniente da Reggio Calabria.

Luci 7
Come una trattoria storica il nostro inossidabile capitano ripropone intatti i sapori di un tempo. Specialità della casa: il tackle scivolato agli ematomi sui polpacci avversari e la rissa mantecata alle bestemmie toscane. Ormai è in odore di stella Michelin.

Nardi 6,5
Ha questa capacità meravigliosa di guadagnare rimesse laterali insperate facendo carambolare il pallone sugli stinchi all’ultimo istante mettendo alla prova la vista dei guardalinee. Anche perché il campo era senza linee.

Cesarini 7,5
Comincio a capire perché lo chiamano il mago. Fa scomparire e riapparire a suo piacimento pallone, conigli e individui scelti a caso tra gli spettatori. Nella ripresa gli avversari spazientiti non riescono a scoprire il trucco e lo abbattono senza pietà. Speriamo sia anche un bravo taumaturgo.

Giordani 6
Sembra un Cesarini che ancora non ce l’ha fatta. Molto bravo a creare suspense tra il pubblico ma quando arriva al momento clou il numero non gli riesce. Apprendista stregone.

Cori 6,5
Si fa apprezzare non solo per la rete, ma anche e soprattutto per lo chignon bisunto, per la voglia di farsi largo a testate nell’area avversaria e l’irrefrenabile desiderio di crimine calcistico.

All. Favarin 6,5
Quando hai a disposizione un mago e un paio di tagliagole non c’è molto che devi fare se non metterli in campo. Obiettivo: non rovinare tutto mettendo di nuovo in campo profughi ucraini e alcolisti irlandesi. Ogni riferimento a Savchak è puramente casuale.

Nella foto: l’elmetto con cui Ronchi è sceso in campo secondo il Brachini.