So che durerà una vita

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La stagione del Livorno è terminata neanche 2 mesi fa nel peggiore dei modi e siamo ancora in attesa di capire in quale categoria giocheremo.

Nella mente del tifoso amaranto è ancora forte la delusione sportiva vissuta l’altr’anno, con il traumatico epilogo andato in scena in quella terra desolata di Pomezia. Per fortuna siamo in pieno agosto, in un’estate dove nonostante le temperature da caldo record, i supporters livornesi possono staccare mentalmente e godersi il loro bellissimo mare e la loro stupenda città. 

Tuttavia a circa due ore di macchina sull’Appennino Tosco-Emiliano, c’è un cantiere aperto diretto da mister Lorenzo Collacchioni, sotto lo sguardo sempre vigile del presidente Toccafondi, del nuovo DG Igor Protti, degli uomini di mercato Braccini-Califano, del ben ritrovato preparatore atletico Javier Livia e di tutto il resto dello staff dell’Unione. 

A quel punto, ti passa per la testa di andare per un paio di giorni a curiosare, a vedere come sta nascendo la nuova squadra, per farti un’idea dei nuovi “bimbi” livornesi in prova e magari approfittarne per stare un po’ al fresco, concedendoti anche un bel tour enogastronomico.

Perchè il livornese ama la sua terra, ma è anche uomo di mondo e non disdegna affatto tutta la bellezza che gli altri luoghi possono offrire, senza preconcetti.

Ormai hai fatto la tua scelta, approfitti della convenzione che la sempre attenta società ha riservato per i tifosi in un hotel della zona e ti incammini sabato 6 agosto verso Pievepelago, per vedere come se la passano i nostri ragazzi.

Arrivato nel tardo pomeriggio al campo sportivo, fai in tempo a vedere la fine della sessione di allenamento, con i giocatori che si avviano a turno a rinfrescarsi le gambe nel torrente che attraversa il paese.

Pochi i curiosi presenti, dei quali in buon numero sono i parenti dei bimbi in prova dalle giovanili dalla PLS, comprensibilmente orgogliosi che i loro campioncini possano godersi questa esperienza. I baby calciatori sembrano molto felici della presenza di qualche “malato” labronico che segue la squadra anche lassù e dispensano sorrisi e saluti durante il loro tragitto tra il campo e il torrente. 

Sono presenti anche i giocatori del Vis Modena nel terreno adiacente ed anche loro salutano in maniera educata i sostenitori amaranto. Una leggera differenza con i simpatici pomeziani, che tra l’altro hanno sconfitto proprio gli emiliani nella semifinale dello spareggio nazionale.

La giornata termina con qualche foto di rito e due chiacchere con alcuni giocatori. C’è molta curiosità per la partita del giorno dopo. 

La domenica vede come protagonista un elemento che, soprattutto noi gente di mare, avevamo dimenticato quest’estate: la pioggia.  Anzi, nelle due ore antecedenti il fischio d’inizio, possiamo proprio parlare di diluvio.

Ma questo non ferma i circa 200 impavidi labronici accorsi ad assistere alla prima partita della stagione … anche sotto la pioggia alè, sempre insieme a te!

Proviamo ad analizzare la partita per quanto possibile, dato che come scritto sopra, stiamo parlando di un cantiere aperto. Il Livorno si schiera col 3-4-3 con il giovane Fogli tra i pali. Difesa con il comandante Russo, Giuliani adattato centrale e Fancelli a chiudere il terzetto. Centrocampo con Pecchia-Lucarelli esterni e Apolloni-Neri G. centrali. Tridente offensivo con Vantaggiato e Neri F. leggermente alle spalle di Rodriguez. 

A parte lo sfortunatissimo infortunio di Apolloni (ti aspettiamo a braccia aperte) non si può far finta di non aver notato alcuni dei soliti problemi visti troppo spesso lo scorso anno: pochissimi palloni giocabili che arrivano alle punte, centrocampo molto leggero, occasioni da rete create dai singoli (bravo Neri F. con un delizioso pallonetto salvato dagli avversari sulla linea) e leggerezza difensiva che prima o poi arriva (reattivissimo il portierino Fogli).

Il secondo tempo parte con la classica girandola di cambi tipica delle amichevoli estive e l’analisi tattica lascia il tempo che trova. Tuttavia c’è da sottolineare la prova dei due “vecchi”, Luci e Torromino, in discreta forma fisica e molto “in palla” (il primo autore del vantaggio su palla inattiva, il secondo volenteroso e reattivo), da segnalare l’ottimo impatto del difensore Costanzo e da evidenziare l’eleganza dell’esterno di attacco Belli (entrambi in prova). La partita termina con un pareggio (1-1), che dà fiducia ad entrambe le compagini.

I tifosi tornano verso Livorno più preoccupati per le condizioni di Apolloni che per il gioco espresso. La squadra adesso affronterà la seconda settimana di preparazione, in attesa dell’esito della sentenza sulla famigerata partita Figline-Tau.

Ricapitolando possiamo dire che siamo solo all’inizio di questa nuova avventura e che ci stiamo preparando ad affrontare una categoria ancora ignota, con tutte le difficoltà che implica la cosa, ma i tifosi hanno già manifestato piena fiducia, massima appartenenza e amore incondizionato per la maglia.

E’ una malattia infinita, so che durerà una vita!

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