Pronti a esplodere

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Mister Angelini, appena approdato sulla panchina amaranto, in una delle sue prime interviste rilasciate alla stampa locale, disse che il Livorno non poteva essere considerato una squadra da Eccellenza, ma che fino a quel momento, il divario con le altre compagini di tale categoria non era ancora emerso.

Oggi finalmente abbiamo capito appieno il significato di queste parole, vedendo il Livorno schiantare senza apparente fatica un avversario pieno di motivazioni e pronto a fare la partita della vita.

Infatti il Ponsacco è giunto all’Ardenza agguerrito, a caccia di fondamentali punti salvezza, sapendo di trovare un Livorno rimaneggiato e senza particolari obiettivi da raggiungere, ma in campo non c’è stata mai storia.

Fin dal fischio iniziale, Luci e compagni hanno messo le cose in chiaro, pur dovendo affrontare la gara con una formazione infarcita di riserve.

Fuori i vari Pecchia, Bellazzini, Torromino, Gargiulo, Panebianco, Franzoni e dentro coloro che hanno giocato meno ultimamente, come Pulina, Apolloni, Gelsi.

Inutile dilungarsi sulla cronaca dettagliata della partita, che è stato un monologo amaranto, con il primo tempo chiuso con un perentorio 3-0 a favore della squadra labronica e con i cinquanta tifosi arrivati dalla provincia di Pisa, che hanno intuito abbastanza presto che il pomeriggio soleggiato, per loro si sarebbe fatto cupo come una notte senza luna.

Andiamo dunque ad analizzare alcuni aspetti più generali di questa giornata di aprile:

– Al primo posto mettiamo l’incazzatura degli amaranto dopo il goal della bandiera segnato dai rossoblù verso il finale. Parliamo di una rete ininfluente e del tutto indolore, ma Mazzoni e compagni non l’hanno affatto digerita.
Il portierone livornese ha stampato una gran pedata sul palo e tutti gli altri si sono affrettati a chiarirsi, discutendo animatamente sull’errore commesso. Questo, a nostro modo di vedere, è un segnale importante da parte della squadra in vista degli spareggi: è la conferma che nessuno ha mollato, ma anzi sono tutti sulla corda e poco disposti a regalare alcunché.

– Altro aspetto estremamente positivo è il ritorno di Ferretti, che ha impiegato 5 minuti per gonfiare la rete; siamo certi che questo gol ce lo restituisce carico come una molla e pronto per gli scontri decisivi, Arma Letale è tornato.

– Una parola la spendiamo volentieri anche per le cosiddette seconde linee. Oggi bisogna togliersi il cappello di fronte all’impegno, alla determinazione e alla concentrazione mostrata da questi ragazzi, che hanno fatto capire a tutti di essere a Livorno non per caso. Non era scontato.

– Ultima nota per il mister amaranto, citato non a caso all’inizio di questo pezzo. Sta riuscendo nell’impresa di non fare calare la concentrazione e sta gestendo la squadra nel modo migliore, in attesa delle partite che contano. Bravo Angelini, continua così.

-1, siamo pronti a esplodere.
Alè Livorno!