Bentornati sulla terra

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In una domenica di metà ottobre che sa ancora di estate, all’Armando Picchi va in scena una delle peggiori prestazioni casalinghe da quando la vecchia Unione è tornata nell’inferno dei Dilettanti. Oggi abbiamo subito una dura lezione di calcio, impartitaci da una squadra di “ragazzini terribili”, allenati dall’ottimo mister Venturi, quel Tau che ormai è diventata la nostra bestia nera.

L’assenza del Mago dal primo minuto ed alcune scelte cervellotiche di Favarin, hanno contribuito a spianare la strada ai nostri avversari, ma non spiegano del tutto l’inconsistenza del Livorno di oggi. Comunque escludere Luci, apparso al pieno della forma nelle ultime uscite, per schierare un centrocampo inedito, affidandosi a giocatori che non erano mai partiti titolari e con caratteristiche di poca mobilità, è stato a nostro avviso un errore da circoletto rosso.

Sta di fatto che dopo una decina di minuti di marca amaranto, la partita è virata a favore della compagine di Altopascio, che ha gestito bene il possesso, rimanendo guardinga sulla propria trequarti ed avanzando prepotentemente il baricentro una volta capito che il Livorno si stava spengendo da solo.

Al 40esimo è arrivata la stoccata vincente del livornese Andolfi, in quella che è stata una fotocopia del classico gol subito dal Livorno: palla non spazzata via dalla difesa, azione ricostruita sulla fascia, cross che trova la punta in vantaggio sui nostri centrali.

Finito il primo tempo, nella seconda frazione a rientrare in campo sono stati soltanto i lucchesi: nel giro di 10 minuti, i nostri avversari hanno sprecato tre occasioni clamorose, solo la fortuna ci ha tenuto a galla, perché gli uomini di Favarin sono apparsi completamente in bambola.

L’ingresso di Cesarini ha consentito di alzare il livello del gioco e di creare pericoli, ma tra il minuto 69 e il minuto 72, abbiamo assistito a qualcosa di incredibile: eurogol di Andolfi, con Biagini non perfettamente posizionato per lo 0-2; Bellini, il migliore dei nostri, che accorcia le distanze con un’altra rete di pregevole fattura; Andolfi segna l’1-3, pochi secondi dopo che era stato ripreso il gioco con la palla al centro. Inconcepibile prendere una rete in questa maniera, a conferma che il Livorno oggi proprio non c’era con la testa.

I successivi 20 minuti sono stati un monologo del Tau, che ha realizzato anche la quarta rete, anche questa splendida, ma in gran parte frutto della superficialità dei nostri, in quanto è stato concesso ad un giocatore lucchese di girarsi indisturbato per una conclusione al volo, il tutto da calcio d’angolo.

Nei minuti di recupero, da segnalare la meravigliosa punizione di Frati, che ha fissato il risultato sul 2-4 finale.
Inutile far finta di niente: affrontando la seconda avversaria più quotata (dopo il Grosseto, che giocò un tempo in inferiorità numerica e con il quale pareggiammo all’ultimo respiro dopo una partita non certo memorabile), siamo stati surclassati sotto ogni aspetto.

Abbiamo visto le grosse lacune della nostra fase difensiva, un centrocampo confusionario e un attacco con le polveri bagnate, trovando conferma nel fatto che senza Giordani e soprattutto Cesarini, perdiamo tanto, troppo potenziale.

La partita di oggi va semplicemente dimenticata, troppo brutti per essere veri; e comunque non vogliamo gettare la croce addosso a nessuno, sarebbe ingeneroso dopo le ottime prestazioni di questo avvio di campionato.

Una parola la spendiamo per quello che è accaduto sugli spalti, con la Curva Nord che esprimendo la vicinanza al popolo palestinese, ha dato voce alla tifoseria tutta, o perlomeno alla stragrande maggioranza di tutti coloro che da sempre, qualsiasi sia la categoria, segue le vicende del Livorno calcio. I teatrini che si stanno susseguendo da parte di un grosso personaggio (inteso come stazza), invece sono squallidi e sinceramente hanno anche rotto abbondantemente i coglioni.

Avanti Livorno!