{"id":432,"date":"2021-10-18T21:29:33","date_gmt":"2021-10-18T19:29:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.ale-livorno.com\/?p=432"},"modified":"2021-10-18T21:29:34","modified_gmt":"2021-10-18T19:29:34","slug":"oltre-la-categoria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.ale-livorno.com\/2021\/10\/18\/oltre-la-categoria\/","title":{"rendered":"Oltre la categoria"},"content":{"rendered":"\n

Cristiano Ronaldo lascia la Juve<\/strong> per ritornare al Manchester Utd e quella che \u00e8 soltanto una mega operazione commerciale, viene spacciata come un atto di riconoscenza del calciatore nei confronti della societ\u00e0 che lo consacr\u00f2 al Grande Calcio.<\/p>\n\n\n\n

Lionel Messi lascia in lacrime il Barcellona<\/strong> per andare a Parigi, solo perch\u00e9 il PSG \u00e8 l’unica societ\u00e0 che pu\u00f2 continuare a garantirgli uno stipendio spropositato e qualcuno ha il coraggio di dire che lo fa per non mettere in difficolt\u00e0 economiche la sua vecchia squadra, che non pu\u00f2 pi\u00f9 strapagarlo come in questi anni.<\/p>\n\n\n\n

Gianluigi Donnarumma detto Gigio, lascia il Milan<\/strong> che lo aveva lanciato quando ancora era minorenne, andando a scadenza di contratto e non facendo prendere un euro alla sua societ\u00e0. C’\u00e8 chi dice che, in fondo, il calciatore prima di tutto \u00e8 un professionista e quindi va bene cos\u00ec.<\/p>\n\n\n\n

Fra baci alla maglia, mani sul cuore e dichiarazioni d’amore imperituro, quest’estate si sono consumati questi teatrini, che ormai, in un mondo senz’anima come \u00e8 diventato quello del pallone, sono la vergognosa regola.<\/p>\n\n\n\n

Ci scuserete quindi se nonostante la caduta nel Girone B del Campionato di Eccellenza Toscana, siamo felicissimi di essere avulsi dal sistema Calcio Moderno<\/strong> e di chi lo comanda: il Dio Denaro.<\/p>\n\n\n\n

Il nostro orgoglio \u00e8 in una partita in trasferta a Castelfiorentino<\/strong>, sugli spalti di un campo sportivo, quando vedi Cristiano Lucarelli, il nostro Bomber, a tifare insieme a noi.<\/p>\n\n\n\n

La nostra fierezza \u00e8 in una partita in casa contro il Fucecchio<\/strong>, quando nella tribuna del nostro stadio scorgi Igor Protti, dirigente amaranto, voluto a furor di popolo per rappresentarci nella rinascita.<\/p>\n\n\n\n

La nostra storia \u00e8 in una partita assurda<\/strong> che giochiamo contro una squadra che porta il nome di un altro nostro Campionissimo, Armando Picchi, nello stadio anch’esso omonimo, nella prima e forse ultima “trasferta casalinga” della storia amaranto.<\/p>\n\n\n\n

Lontani dai riflettori del calcio che conta, ci riappropriamo della nostra anima<\/strong>, venduta non si sa per quale motivo ad un Diavolo Giallo che con una strana alchimia ci aveva soggiogati. Ma andiamo avanti, ora siamo finalmente liberi.<\/p>\n\n\n\n

Pazienza se lo spettacolo in campo non \u00e8 pi\u00f9 quello di quando Cristiano&Igor calcavano il terreno di gioco, anche perch\u00e8 come coppia di attaccanti ora abbiamo il duo Vantaggiato-Torromino<\/strong> che ci sta gi\u00e0 facendo sognare, al di l\u00e0 della categoria.<\/p>\n\n\n\n

La risalita sar\u00e0 lunga ed impervia, ma non abbiamo paura di niente<\/strong> e anzi, tutto questo tempo ci servir\u00e0 per compattarci ancora di pi\u00f9 e per ricordarci ancora una volta, che i protagonisti siamo noi.<\/p>\n\n\n\n

Non \u00e8 una questione di numeri, anche se oggettivamente siamo veramente TANTI<\/strong>, specialmente considerando gli ultimi due orribili anni passati inchiodati sul fondo della classifica a vergognarci per colpe non nostre. E’ uno stato mentale, come quando col Picchi da sotto 0-2 siamo riusciti a ribaltarla e vincere 4-2 nella bolgia pi\u00f9 totale.<\/p>\n\n\n\n

Una grande curva<\/strong>, uno stadio che deve tornare ad essere il famigerato “Catino ardenzino”. Importa poco se poi giochiamo bene o male, il Livorno si sostiene e basta.<\/p>\n\n\n\n

Al\u00e8 Unione, al\u00e8 Livorno.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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