fasci di MERDA

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piazza
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da piazza »

19=L=15 ha scritto: gio 24 ago 2023, 21:26 https://www.ansa.it/sito/notizie/politi ... 20945.html

Se si fosse un un paese normale penserei basta farli fa e fanno da sé, ma ormai un c'è più speranzami sa x litaglia

Poi il PD è distante dalla realtà, è capace di dire la vulgata
Dattero c’aveva visto dentro, anche da morta rompe ir cazzo. :lol: :lol:
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Dattero
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da Dattero »

piazza ha scritto: ven 25 ago 2023, 10:07
19=L=15 ha scritto: gio 24 ago 2023, 21:26 https://www.ansa.it/sito/notizie/politi ... 20945.html

Se si fosse un un paese normale penserei basta farli fa e fanno da sé, ma ormai un c'è più speranzami sa x litaglia

Poi il PD è distante dalla realtà, è capace di dire la vulgata
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Ragazzi, un mi sottovalutate.
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19=L=15
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da 19=L=15 »

Io cmq anche alla compagna Gina degli ultimi anni una botta, anche solo x rispetto, mi sarei anche sentito di dargliela
No?
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
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Jobbe
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da Jobbe »

ItaGLiani brava gente...
Bussolini qualcosa di buono l'ha fatto...(è morto)

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/0 ... e/7286931/
La vita è quella malattia inguaribile che inevitabilmente conduce alla morte
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piazza
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da piazza »

Rendiamosene 'onto....

La destra dà l’assalto al Museo Egizio di Torino e ci pensa la Lega a trascinare la vicenda fuori dai confini piemontesi, chiedendo l’intervento del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’obiettivo di Fratelli d’Italia e del Carroccio è il direttore Christian Greco, che secondo il partito guidato da Matteo Salvini ha gestito il museo “in modo ideologico e razzista” nei confronti degli italiani e dei cristiani. Più che una critica nel merito, quella della Lega sembra una rappresaglia nei confronti del manager per un’iniziativa di qualche anno fa nella quale era prevista una scontistica per le coppie arabe che finì per coinvolgere direttamente Giorgia Meloni. L’attuale presidente del Consiglio, tra l’altro, minacciò di cacciare il direttore una volta al governo.

Tutto il can-can contro Greco è iniziato per bocca dell’assessore regionale al Welfare Maurizio Marrone, che nel 2011 si distinse – da consigliere comunale – tra i protagonisti dell’assalto ai Murazzi, sui cui muri vennero lasciate scritte come “Partigiani infami”, “Boia chi molla”, “Viva il duce”. Intervistato dal Corriere della Sera, negli scorsi giorni ha detto che non confermerebbe Greco alla guida del Museo Egizio perché “ha doti manageriali non comuni, ma ritengo esistano figure potenzialmente più qualificate, che sono state penalizzate non dico per la direzione, ma addirittura per un posto nel CdA del Museo”. Il suo pensiero è stato bollato come “personale” dalla collega di giunta, la leghista Vittoria Poggio, che ha la delega alla Cultura: “Christian Greco è un manager di grande competenza e valore come dimostrano i risultati raggiunti dal Museo Egizio”.

Il direttore non ha mancato di rispondere attraverso le pagine de La Stampa auspicando che i manager dei musei non vengano giudicati dalla politica: “Ci deve essere una separazione e un sistema di valutazione chiaro. La politica deve indicare la strategia: poi i parametri vanno tradotti in obiettivi e valutati da commissioni tecniche e professionali”. Mentre in Italia “l’ingerenza politica è eccessiva, rovina determinati equilibri ed è un problema che esiste da sempre”, sono state le sue parole al quotidiano torinese. In sua difesa si sono schierati anche 92 egittologi – compresi membri del Comitato scientifico del museo, nonché il presidente dell’Associazione internazionale degli Egittologi – che in una lettera aperta hanno parlato di “costernazione” per gli attacchi e, esprimendo “pieno appoggio” al direttore, hanno chiesto “massima attenzione da parte di tutti affinché l’importante lavoro compiuto finora non venga dilapidato e che, anzi, possa esserne garantita la continuità”.

Ma le dichiarazioni di Greco hanno fatto esplodere il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, anche lui pienamente coinvolto nella vicenda del 2018 legata alle scontistiche per gli arabi. E proprio da lì, riparte il vice di Matteo Salvini chiedendo a Greco un “gesto di dignità”, ovvero: “Si dimetta”. In caso contrario, arriva l’avvertimento, quasi una minaccia: “Faremo di tutto per cacciarlo e chiediamo al ministro della Cultura Sangiuliano di cacciarlo se non si dimette lui”, ha detto ad Affaritaliani.it. Crippa definisce Greco “un direttore di sinistra che ha gestito il Museo Egizio di Torino in modo ideologico e razzista contro gli italiani e i cittadini di religione cristiana”.

Finita? Macché: “Va cacciato subito, meglio quindi se fa un gesto di dignità e se ne va lui. Incredibile che dopo aver gestito il Museo in modo ideologico ora chieda di mantenere la poltrona al governo di centrodestra. Il Museo Egizio di Torino – prosegue – viene pagato dai cittadini e lui ascolta solo la sinistra. È un razzista contro italiani e cristiani. Si dimetta subito farebbe più bella figura”, conclude. Eppure a difendere Greco è intervenuto perfino Vittorio Sgarbi: “Il direttore dell’Egizio va confermato. Polemica sterile, ha fatto un ottimo lavoro”, ha detto il sottosegretario alla Cultura ricordando che, tra l’altro, la sua nomina non dipende dal governo. Pesante la presa di posizione della segretaria del Pd, Elly Schlein che giudica l’attacco “grave nel metodo e nella sostanza” e riconducibile al fatto che Greco “non è, secondo loro, allineato alle posizioni di governo”. Un fatto, rimarca, che “tradisce la mania di controllo di Giorgia Meloni già dimostrata con l’occupazione della Rai, con Inps e Inail, con il Centro sperimentale di cinematografia. È una concezione proprietaria delle istituzioni e della cultura che noi non possiamo accettare”.

“Quando sei in difficoltà, inventati un nuovo nemico. È ormai la tattica continua del centrodestra. In questi giorni la vittima designata è il Direttore del Museo Egizio di Torino. Christian Greco è un bravissimo egittologo che sta svolgendo da anni un lavoro preziosissimo per il Museo, come dimostrano le quantità di visitatori in continua crescita e le numerose collaborazioni attivate con musei, istituti di ricerca e università internazionali. Il suo peccato, per la destra, è aver aperto il museo con politiche di inclusione rivolte a tutte e tutti. E, evidentemente, aver avuto troppo successo“, afferma l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, parlamentare M5s. “Il ministro Sangiuliano a chi chiede la testa del Direttore del quinto museo più visitato d’Italia risponde ‘no comment‘. E chi dovrebbe commentare, se non lui? Politici che sul tema dovrebbero solo avere la decenza di tacere, come il deputato leghista Crippa che anni fa fabbricava video falsi contro Greco? O il Ministro non conosce il Museo, cosa che non mi stupirebbe, oppure è ostaggio dei partiti che lo sostengono. O, probabilmente, entrambe le cose. Scapperà anche dall’Aula per non rispondere alla nostra interrogazione?”, conclude Appendino.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/0 ... i/7299363/



Anche i preti ni vanno contro a questi fasci di merda...

«Faremo di tutto per cacciare il direttore del Museo Egizio di Torino. Chiediamo al ministro della Cultura Sangiuliano di cacciarlo se lui non fa un gesto di dignità e non si dimette lui». Nel mirino della Lega ritorna Christian Greco, egittologo e apprezzato manager museale che negli ultimi ha incrementato di molto gli ingressi al secondo polo espositivo al mondo della cultura dei faraoni, dopo quello del Cairo. A scagliarsi con foga contro lo studioso è il vicesegretario della Lega Andrea Crippa. Ma l'egittologo nel 2018 era stato attaccato anche dalla leader di Fdi Giorgia Meloni. In sua difesa, oltre alle opposizioni, si schierano il consiglio di amministrazione del museo, le istituzioni locali anche di centrodestra, il mondo degli egittologi.

A riaccendere la polemica era stato l'assessore torinese al welfare Maurizio Marrone di Fratelli d'Italia: «Non confermerei Greco. Ha doti manageriali non comuni - riconosce - ma ritengo esistano figure potenzialmente più qualificate che sono state penalizzate non dico per la direzione, ma addirittura per un posto nel cda del museo». Non è la prima volta che Fratelli d'Italia attacca Greco. Lo aveva già fatto nel 2018 quando protagonista dello scontro era stata l'attuale premier Giorgia Meloni che aveva protestato per l'iniziativa del direttore di offrire un biglietto gratis ogni biglietto acquistato alle coppie di lingua araba.

«Non replico nulla, non faccio politica, mi dedico all'antico e non alla contemporaneità. Sono un egittologo e lo rimarrò anche se dovessi andare a servire cappuccini in un bar di Porta Nuova», commenta Greco, impegnato nella presentazione del progetto che riunisce le collezioni fotografiche degli archivi sugli scavi dell'Egizio. «Ho già detto che mi piacerebbe che il direttore fosse invisibile, che parlasse la sua squadra. Oggi abbiamo un team di 70 persone, un museo che scava in Egitto, stiamo lavorando per il bicentenario. Il direttore può essere utile, ma non è indispensabile, l'istituzione va avanti. Qui ci sono oggetti che hanno una vita media di 3.500 anni. Andiamo avanti, il Museo Egizio va avanti. I direttori passano, il museo rimane qui da 200 anni».

Si schiera al suo fianco il consiglio di amministrazione del museo che ricorda come «in base all'articolo 9 dello statuto la nomina e revoca del direttore spetta esclusivamente al consiglio di amministrazione» ed esprime all'unanimità «totale fiducia» a Greco. Il direttore dell'Egizio incassa anche «il massimo supporto della comunità scientifica» in una lettera aperta firmata da 92 egittologi italiani, membri del Comitato Scientifico del Museo Egizio, da Tine Bagh per conto del Comité international pour l'égyptologie e Tarek Tawfik, presidente dell'Associazione Internazionale degli Egittologi.

Anche sul fronte politico si schierano tutti con Greco. Non solo Chiara Appendino, deputata del M5S ed ex sindaca del capoluogo sabaudo, che in un'interrogazione chiede di intervenire al ministro Gennaro Sangiuliano. L'assessora regionale alla Cultura del Piemonte, Vittoria Poggio, di centrodestra, sostiene che si tratta di un'opinione personale anche perché Marrone non ha una delega che giustifichi un suo intervento sul tema: «Christian Greco è un manager di grande competenza e valore come dimostrano i risultati raggiunti dal Museo Egizio», osserva Poggio. Anche per il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi «la nomina di Greco non dipende dal ministro Sangiuliano, ma dalla presidente della Fondazione del Museo delle Antichità egizie, Evelina Christillin, nominata da Franceschini. È inutile chiedere la sua cacciata. Greco non può essere cacciato e anzi potrebbe anche essere riconfermato. Il direttore Greco va benissimo. È bravo ed è indiscutibile». Frena da Fdi anche Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura di Montecitorio: «Né il Ministero della Cultura né la maggioranza stilano liste di proscrizione, né vogliono cacciare Greco dal Museo Egizio. La nomina, inoltre, è di competenza della Fondazione in autonomia e il rinnovo delle cariche si avrà il prossimo anno».

Qual è dunque il motivo per cui il direttore Christian Greco è nel mirino di Lega e Fdi? «Qualche anno fa - racconta il leghista Crippa - Greco decise uno sconto solo per i cittadini musulmani (una coppia avrebbe pagato solo un biglietto). Lui mi denunciò, fui condannato in primo grado e assolto in secondo, vincendo la causa. E' un direttore di sinistra che ha gestito il Museo in modo ideologico e razzista contro gli italiani e i cittadini di religione cristiana. Incredibile che dopo aver gestito il Museo in modo ideologico ora chieda di mantenere la poltrona al governo di centrodestra. Il Museo Egizio di Torino viene pagato dai cittadini e lui ascolta solo la sinistra. È un razzista contro italiani e cristiani», conclude il vicesegretario della Lega.

Dall'opposizione una pioggia di critiche. «Greco dirige il Museo Egizio - dice la segretaria Pd Elly Schlein - con grande professionalità e competenza, portando risultati concreti. Da settimane è sotto l'attacco delle destre per un'unica ragione, non essere, secondo loro, allineato alle posizioni del governo. È un fatto grave nel merito e nella sostanza, e tradisce la mania di controllo che ha Giorgia Meloni. Lo abbiamo visto con l'occupazione della Rai, con Inps e Inail, con il centro sperimentale di cinematografia. E' una concezione proprietaria delle istituzioni e della cultura che noi non possiamo accettare».

«Qualche anno fa - ricorda il segretario di Più Europa Riccardo Magi - Giorgia Meloni rimediò una figuraccia con Christian Greco. Ora che è al governo, serve la sua vendetta. Forse Greco è troppo competente e forse ha rilanciato con troppo successo il Museo Egizio di Torino: insopportabile per questa maggioranza che vuole la cultura asservita al potere, e occupare ogni poltrona per favorire amici e parenti magari della stessa Meloni. Sangiuliano dimostri di avere la schiena dritta».

Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS, parla di «purghe da regime autoritario contro gli intellettuali che non si allineano al suo pensiero. Dopo aver colonizzato la Rai con TeleMeloni, adesso vuole cacciare Christian Greco, colpevole di aver promosso iniziative per avvicinare le persone di origine araba, alla storia e cultura egizia: un modo per costruire l'integrazione attraverso la cultura. Un giorno sì ed uno no, Gasparri vuole cacciare Mario Tozzi, Roberto Saviano è stato cacciato dalla Rai, Foa invita i medici negazionisti no Vax a Radio 1 e ora i direttori dei musei». «Cacciare, epurare... È lo slogan preferito dai leghisti, affamati di potere e di controllo politico su tutto. Tornino nelle caverne piuttosto, e rispettino il mondo della cultura, il pluralismo e le istituzioni», attacca il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni

«L'attacco dell'assessore regionale Marrone è rivelatore di una patologia tipica di una certa destra anche in Piemonte. Sto parlando della bulimia di poltrone, incarichi di vertice in enti pubblici e istituzioni culturali. Greco è un eccellente manager e un egittologo di grandissimo valore, da tutti riconosciuto», commenta Osvaldo Napoli, presidente di Azione in Piemonte.

https://www.avvenire.it/attualita/pagin ... -di-torino

Qui siamo veramente al punto di non ritorno del trionfo dell'ignoranza.
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Jobbe
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da Jobbe »

Avevo già seguito questa storia che non fa altro che sottolineare l'arroganza di questa destra infame.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/0 ... o/7300596/

Pensavi di aver visto il peggio? Povero illuso, c'è il peggio del peggio. E poi ancora peggio e sempre peggio. Chissà quando finira
Comunque sul FATTO del 20/sett. c'era questa vignetta su occhi a bove. ir meglio pezzo del bigoncio.
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Fabio
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da Fabio »

Poi la gente si chiede perché gli italiani non scendono in piazza, perché non facciamo "come i francesi".

https://video.repubblica.it/edizione/to ... G-P1-S1-T1
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da 19=L=15 »

D'altra parte mettere come in tutto il mondo civile, Francia in primis, un identificativo dell'agente tipo matricola o una cosa tipo go-pro non si può perché sarebbe ideologico
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da BALDOeFIERO »

Più che altro se un reggi le provocazioni (giuste o sbagliate che siano) di un gruppetto di studenti invece di fa il celerino vai a fa yoga …

Comunque si, col numero di identificazione certi abusi un li farebbero più. Guarda con che fretta s’è tirato giù il casco …
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Re: fasci di MERDA

Messaggio da 19=L=15 »

BALDOeFIERO ha scritto: mar 3 ott 2023, 23:17 Più che altro se un reggi le provocazioni (giuste o sbagliate che siano) di un gruppetto di studenti invece di fa il celerino vai a fa yoga …

Comunque si, col numero di identificazione certi abusi un li farebbero più. Guarda con che fretta s’è tirato giù il casco …
Ma poi sai, ormai il cellulare con fotocamera c'è l'hanno tutti e le telecamere sono anche in culo ai gabbiani, quindi qualsiasi cosa uno faccia una ripresa o una Immagine prima o poi salta sempre fuori
Mettere l'identificativo e/o la simil go pro di fatto poco aggiungerebbe alla sostanza ma tanto alla trasparenza, se uno un cia nulla da nasconde non vedo il problema
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
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