BALDOeFIERO ha scritto: ↑mer 4 ott 2023, 10:54
19=L=15 ha scritto: ↑mer 4 ott 2023, 10:36
Ma poi sai, ormai il cellulare con fotocamera c'è l'hanno tutti e le telecamere sono anche in culo ai gabbiani, quindi qualsiasi cosa uno faccia una ripresa o una Immagine prima o poi salta sempre fuori
Mettere l'identificativo e/o la simil go pro di fatto poco aggiungerebbe alla sostanza ma tanto alla trasparenza, se uno un cia nulla da nasconde non vedo il problema
Secondo me le riprese fatte col cellulare o la simil go pro un so la stessa cosa. Se qualcuno viene ripreso da un cellulare per identificarlo ci vogliono "indagini" per associare un nome a un viso. Indagini che solo nei casi piú gravi vengono fatte e sono sempre lunghe. La simil gro pro ... se gli vuoi parare il culo fai sparí i filmati ... in Italia in quanto a depistaggi ci s'ha un curriculum imbattibile, a tutti i livelli.
Col numero identificativo basta inquadrá il numero e risali alla persona senza tanti discorsi.
Discorsi giustissimi ma purtroppo inutili.
Quando ni pare basta un laccio di una scarpa per identificarti ed incriminarti. A me, a te, a noi.
Tanto per parlare...Ma a quelli del G8 di Genova come è andata a finire? Dagli agenti, caramba, su su su salendo la scala gerarchica? Vuoi confrontarlo ai tifosi presenti per il giro-pista dell'ultimo saluto al funerale del tifoso (non ricordo nome ed anno. memoria di merda) e i daspo piovuti?
Ma l'assalto alla sede della CGIL da parte Fiore e soci, quanti sono stati identificati e perseguiti oltre ai due capi di casapound?
Te chiedi che abbiano un identificativo, ma lo sai che stanno cercando di cancellare la legge contro la tortura? Era stata studiata proprio a seguito dei fatti di Genova.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/1 ... e=category
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/1 ... o/7312096/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/1 ... e=category
Pensi che se indentificati, i signorini qui sopra avranno noie?
Ho sfogliato 4 o 5 giornali, sul Fatto ho trovato notizie di quanto accaduto, su altri nemmeno un accenno.
Ti posto l'articolo di Ludovica Lopetti:
A TORINO Cariche contro gli attivisti Cinque ragazzi all’ospedale
La Polizia manganella gli studenti anti-Meloni: “Basta, ci hanno rotto”
C’è un video, tra quelli girati a Torino, che ha catturato le parole di un poliziotto prima dell’ultima carica contro gli studenti. Dice: “Basta, hanno rotto il cazzo”; e pochi secondi dopo partono le manganellate contro giovani disarmati e senza caschi.
Si è chiusa così, con almeno 5 studenti mandati al pronto soccorso, 4 agenti feriti e 60 persone identificate dalla Digos, la visita di Giorgia Meloni a Torino, dove ieri è intervenuta al Festival delle Regioni. Mentre la premier era attesa al Teatro Carignano, fuori circa 300 persone tra studenti universitari, attivisti e (pochi) esponenti dei centri sociali scandivano slogan di protesta in un centro storico blindato. Manifestanti per lo più giovani e giovanissimi scesi in strada contro il caro-affitti e per il diritto allo studio: tra loro c’erano studenti universitari e delle superiori, gli attivisti di Cambiare Rotta, alcuni esponenti di Potere al Popolo e del centro sociale Askatasuna.
Presente anche chi nell’ultima settimana ha dormito nelle tende montate davanti al Campus Einaudi o si è incatenato in cima alla Mole per chiedere un incontro con Meloni, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e gli enti regionali per il diritto allo studio. Ai dimostranti però l’accesso in piazza Carignano è stato precluso da uno spiegamento massiccio di forze dell’ordine, che sbarravano tutte le vie d’accesso al centro sin dalla prima mattina.
IL CORTEO con in testa lo striscione “Meloni a Torino non sei la benvenuta” è partito intorno alle 10, ma quasi subito i manifestanti sono stati bloccati dagli agenti in assetto antisommossa e dopo il lancio di alcune uova è partita la prima carica, con uno studente ferito alla testa. Altre sono seguite davanti alla Prefettura, quando i poliziotti hanno bloccato in un vicolo cieco un centinaio di studenti per oltre un’ora. Dopo l’intervento della premier, la tensione si è allentata e uno spezzone ha fatto il percorso a ritroso prima di essere bloccato sotto la Mole: qui c’è stata un’altra carica in cui è rimasta
ferita un’attivista. Informata di quel che accadeva fuori, la premier ha liquidato le proteste: “Se a contestarmi sono quelli che insultano le forze ell’ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive, mi ricordano che sono dalla parte giusta della storia”.A fine giornata la Digos ha fatto sapere che diversi militanti di Askatasuna sono stati denunciati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e manifestazione non autorizzata.
Ovviamente i violenti sono sempre i dimostranti. Anche se sprovvisti di qualsiasi attrezzo o utensile sia offensivo che difensivo.
Ma come è possibile che la pula, che è sempre armata, addestrata, corazzata e superprotetta subisca sempre un numero maggiore di feriti rispetto ai dimostranti?