Lazio-LIVORNO 15 aprile 2006

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piazza
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Lazio-LIVORNO 15 aprile 2006

Messaggio da piazza »

Questa è la partita contro la Lazio a Roma dopo quella famigerata dell'anno prima.
Lì non avevo potuto esserci in quanto diffidato, quindi mi sono subito rifatto con questa partita vì.
Ovviamente tensione alle stelle, si parte in pullman, solo ultras.
Entriamo allo stadio solo alla fine del primo tempo, veniamo iperperquisiti e quando andiamo via facciamo la sfilata davanti alla telecamera della pula uno alla volta.
Questa nel mio immaginario è la partita dei culi, nella foto sotto potete ammirarli in tutto il suo splendore, c'è anche ir mio ma un vi di'o val'è perchè sennò quando ci si vede mi tocca andà in giro con una mano di dietro.
Il risultato un me lo ricordavo nemmeno, mi ri'ordavo che s'era perso e che un s'era mai stati in partita.
Fu la settima sconfitta consecutiva, bisogna ringrazià Spinelli che fece andà via Donadoni per prende Mazzone che era strabollito..


Lazio spietata, affonda il Livorno
Per gli amaranto settima sconfitta

ROMA - La Lazio vola, il Livorno sprofonda perdendo 3-1 anche all'Olimpico. Sette sconfitte consecutive per il "povero" Mazzone che forse avrebbe preferito rimanere dietro Nereo Rocco (oggi ha superato il record di panchine del "paron"), piuttosto che conoscere questa umiliazione alla guida degli amaranto. Le colpe non saranno tutte sue, ma il Livorno visto oggi ha giocato appena 11 minuti, i primi della ripresa quando con Colucci (al 7') si è portato sull'1-1, ma poi è crollato sul 2-1 siglato da Pandev con un gran colpo di testa. Dall'11' in poi, il Livorno è di nuovo scomparso e la Lazio, che sta bene nelle gambe e nella testa, ha segnato ancora con Pandev il 3-1 prima di controllare la reazione quasi inesistente dei toscani. La bella notizia è che tutto è filato liscio tra le due tifoserie, qualche sfottò, tanti fischi e cori offensivi reciproci, ma nessuna violenza almeno nel pre-gara e durante il match.

Formazione annunciata nella Lazio, ma Paolo Di Canio non va neanche in panchina: negativo il provino pre-partita. Al fianco di Rocchi c'è Pandev che rientra dalla squalifica, torna anche Peruzzi che rileva Ballotta, l'eroe di domenica scorsa nella vittoria di Siena. Cambia, e tanto, Mazzone. Livorno in campo con il 3-5-1-1 a centrocampo dentro Cesar Prates, Pfertzel e Argilli, in panchina Passoni e Ruotolo, mentre a dar sostegno all'unica punta Lucarelli c'è Colucci libero di svariare sulla trequarti.

Nella partita che permette a Mazzone di superare il record di Nereo Rocco collezionando la panchina numero 788, la posta in palio è piuttosto importante. Il Livorno ha l'obbligo di reagire dopo le sei sconfitte consecutive, la Lazio deve proseguire la propria corsa Uefa, difendere e possibilmente rinsaldare il sesto posto in classifica. Ad infiammare ancora di più il match, la forte rivalità (soprattutto politica) tra le due tifoserie.

Insomma, l'incontro promette bene, ma il Livorno forse aspetta i propri tifosi (che arrivano allo stadio con 45' di ritardo bloccati dal traffico romano) e regala il primo tempo alla Lazio. Non la migliore Lazio, però, perchè la squadra di Delio Rossi controlla la gara ma soffre la superiorità a centrocampo del Livorno. Eppure ha l'intelligenza tattica di dosare le energie e aspettare che Liverani "accenda la luce". Ed è proprio così che al 19', inatteso, arriva l'episodio che cambia la partita.

Liverani inventa un gran lancio per Zauri che entra in area e viene atterrato da Pfertzel. Rigore netto che Oddo, al 20', trasforma spiazzando Amelia. Ci si aspetta la reazione di Lucarelli e compagni ed invece, prima dell'intervallo, non succede proprio nulla.

Arrivano i tifosi del Livorno e, nella ripresa, anche i giocatori amaranto sembrano finalmente in partita. E' Lucarelli a suonare la carica con due colpi di testa, poi al 5' Peruzzi gli respinge un bel destro, ma al 7' nulla può quando Colucci arriva sulla respinta del portiere biancoceleste che aveva intercettato il bel destro di Cesar Prates.

Bel Livorno nei primi 10 minuti, ma quando all'11' la Lazio si porta sul 2-1 con un gran gol di testa di Pandev sul cross di Oddo, i toscani vanno al tappeto e non si rialzano più anche se ci sono ancora 34 minuti più recupero da giocare. Mazzone prova a cambiare qualcosa, a scuotere i suoi. Ma non c'è nulla da fare, solo Lucarelli prova a fare qualcosa, ma da solo non può nulla, anche perchè la Lazio è attenta e ordinata e non concede niente agli amaranto.

Così, al 27', arriva il 3-1, lo firma ancora Pandev vincendo un duello fisico con Vargas e battendo Amelia con un bel tocco di sinistro. Finisce 3-1, Lazio che conserva il sesto posto salendo a quota 52 punti, il Livorno resta a 44 punti e torna a casa con l'enorme fardello della settima sconfitta di fila sulle spalle.


LAZIO-LIVORNO 3-1

LAZIO: Peruzzi; Oddo, Stendardo, Cribari, Zauri; Behrami, Dabo, Liverani (17' st Mudingayi), Mauri (33' st Manfredini); Pandev (42' st Tare), Rocchi
Allenatore: Rossi

LIVORNO: Amelia; Grandoni (26' st Fanucci), Vargas, Galante; Pfertzel, Morrone, Argilli (17' st Bakayoko), De Ascentis (22' st Ruotolo), Cesar Prates; Colucci, Lucarelli
Allenatore: Mazzone

ARBITRO: Trefoloni di Siena

RETI: 20' pt Oddo (rig), 7' st Colucci, 11' e 27' st Pandev

NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in ottime condizioni.
Spettatori: 45.000 circa. Espulso al 37' st Vargas per doppia ammonizione. Ammoniti: Vargas, Lucarelli, Stendardo, Argilli, Manfredini. Angoli: 3-2 per il Livorno. Recuperi: 3' pt e 5' st.


Link: https://www.repubblica.it/2006/04/sezio ... vorno.html



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Mascalaito
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Re: Lazio-LIVORNO 15 aprile 2006

Messaggio da Mascalaito »

Questa partita dimostra che tanti o pochi, la differenza la fa chi.
Per andare a Roma dopo quello che era successo l'anno prima ci voleva le palle, ma per andà a Roma tirare fuori i culi e fagli vede quello striscione ci vole 2 paia di palle a testa.
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