Noi siamo questa roba qua.
Mattia Lucarelli
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19=L=15
- Vincitore Pallone d'Oro
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- Iscritto il: dom 20 feb 2022, 19:43
- Località: Livorno
Re: Mattia Lucarelli
E come direbbe olfatto potente, gli altri semplicemente non lo potranno mai esse'
E citando il dotto pisese imbratta-twitter aggiungo, "perché non è una questione di categorie"
"Bandera" amaranto, stretta in fronte, carica di dolor, ma terrà sempre fronte
Re: Mattia Lucarelli
Grande Mattia!!!
Livorno ovunque giocherai
Noi siamo della Nord e non ti lasceremo mai
E tutti uniti..
Magnozzi Stua Silvestri Merlo Bimbi Lessi Picchi
Lupo Balleri Maggini Miguel Cristiano Lucarelli IGOR
Noi siamo della Nord e non ti lasceremo mai
E tutti uniti..
Magnozzi Stua Silvestri Merlo Bimbi Lessi Picchi
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Re: Mattia Lucarelli
Sognare non costa niente. E allora a me piace immaginarmi questo "nuovo" Lucarelli che cresce con la nostra maglia e ci accompagna, scalino dopo scalino, fino ai palcoscenici che ci spettano. Per ora bravo! E continua così
Re: Mattia Lucarelli
Dalla Gazzetta.
Mattia come Cristiano, Livorno ha un nuovo Lucarelli: "Ma niente politica"
Matteo Lignelli
30 settembre - MILANO
Ha 23 anni e gioca esterno, per amore ha scelto l'amaranto in Serie D e sabato ha segnato il primo gol: "Esultare sotto la nord era il mio sogno. L'obiettivo ora è tornare tra i professionisti con questa maglia"
Tutta la vita in una corsa di pochi secondi. Mattia Lucarelli, terzino o esterno sinistro, 23 anni, ha vissuto immaginando quel momento. Si chiedeva se sarebbe mai arrivato, e come avrebbe reagito. Ma non funziona così con le emozioni, è roba complessa. Istinto e sangue. Quando ti avvolgono devi stare al loro gioco.
Così dopo il primo gol con la maglia del Livorno si è trovato a esultare proprio come suo padre Cristiano, grande attaccante e simbolo per squadra e città. Con il braccio e lo sguardo rivolto verso la nord
Mattia, se n’è reso conto?
"In realtà in quel momento è stato tutto spontaneo, senza malizia. Non era un gesto pensato prima, in curva avevo i miei amici e ho indicato loro. Non avrei nemmeno avuto il tempo di pensare: mi sono subito messo a correre per raggiungere la curva nord dall’altra parte del campo".
Torniamo indietro di qualche secondo. Serie D, minuto 59 di Livorno-Seravezza, debutto casalingo. Le arriva una palla in area, la controlla e la calcia più forte che può verso la porta: 4.521 giorni dopo un Lucarelli è tornato a segnare allo stadio Picchi. Cos’ha provato in quel momento?
"Ho sentito tutte le emozioni più forti che in un attimo si sprigionavano insieme dentro di me. Una sensazione troppo bella, ma anche troppo complicata da spiegare. Voglio lasciare un po’ di spazio per immaginarla. Fare gol a Livorno ed esultare sotto la nord lo vedevo come il sogno della mia vita. Quando ho visto che avevo controllato bene il pallone, che era rimbalzato in quel modo, beh… ho pensato che avrei voluto buttar giù la porta. Sono stati giorni intensi, dovrò essere bravo a riattaccare subito la spina".
In città non si è parlato d’altro.
"La sera sono andato a cena a festeggiare con i miei amici, siamo usciti e diciamo che in quel momento ho ricevuto un abbraccio totale, collettivo. Tutte le persone che ho incontrato mi hanno fermato. Si è creato un legame molto forte: sono gli stessi che da bambino mi vedevano allo stadio a tifare il Livorno di mio babbo, l’idolo della piazza, e 15 anni dopo sono sempre lì. Mi hanno visto crescere, credo che sia stato un gol di tutti".
Ero in C con la Pro Sesto, ma se prendi una decisione con il cuore non sbagli mai
Era in serie C, alla Pro Sesto, anche lei è sceso di categoria per il Livorno: una scelta rischiosa.
"Sì, ma sono felice di essere qui, quando prendi una decisione col cuore non sbagli mai. L’obiettivo è tornare nei professionisti con questa maglia".
Suo padre le ha scritto una lettera per avvertirla delle pressioni che avrebbe subìto. In realtà pensa che fosse felice?
"Era un modo per prepararmi a quello che avrei affrontato. Una preoccupazione da genitore. Sono stato chiaro: babbo io devo tornare".
Anche lei si è tatuato il Livorno sulla pelle?
"Ho il simbolo del Fides sul braccio destro, me lo sono fatto lo scorso anno dopo aver visto sul telefono un video della curva nord, impressionante anche in Eccellenza. Stare fuori casa mi ha fatto capire cosa volevo, cosa c’è di meglio di giocare nella tua città con un pubblico del genere? Se non l'avessi fatto mi sarebbe sempre mancato qualcosa".
C’è stato un momento preciso in cui ha capito che sarebbe andata così?
"La scintilla è scattata dopo aver vissuto da tifoso l’amarezza dello 'scandalo Figline' e per non essere stati promossi, la rabbia per quel furto che dovevamo riscattare. Proveremo a vincerle tutte, ma sarà anche importante uscire sempre a testa alta dopo aver sudato per la maglia. Ai tifosi interessa questo. L’attaccamento alla squadra è rimasto forte anche dopo il fallimento, anzi è stato visto come una possibilità di ripartire da zero. Tutti si ricorderanno di chi c’era in questi anni difficili in campo e sugli spalti, anzi è qualcosa che ti eleva". (In estate il Livorno è stato promosso in D per decisione del tribunale federale toscano, che al tempo stesso ha revocato la promozione del Figline che aveva fatto parlare di sé tutta Italia dopo aver subito “volontariamente” - secondo il giudice - tre gol negli ultimi minuti. Secondo quanto emerso, la sconfitta per 5-1 contro il Tau Altopascio avrebbe mescolato la classifica avulsa del gironcino a tre che assegnava il passaggio dall’Eccellenza alla D, sfavorendo proprio il Livorno).
La politica? Non mi espongo, ho visto quante occasioni ha fatto perdere a mio padre
Suo padre cosa le ha detto dopo il gol?
"Da allenatore, mi ha fatto i complimenti perché non era facile segnare dopo quella corsa. Poi sono stato io a tirargli fuori il lato sentimentale mettendoci di mezzo l’attaccamento alla maglia. So che lui non resiste (ride, ndr). Domenica abbiamo festeggiato con tutta la famiglia il compleanno di mio nonno, c’era anche mio zio Alessandro. I parenti erano allo stadio e si sono emozionati con me. A dire la verità mi sono sentito un po’ in colpa (altra risata, ndr) per aver attirato io gran parte dell’attenzione".
Considerando pure l’esito delle elezioni, gli argomenti di conversazione non saranno mancati…
"Direi che non ci siamo annoiati, ma io su questo ho deciso di non volermi esporre. Ho visto cosa ha fatto a mio padre parlare di politica, alle occasioni che gli ha fatto perdere. È uno dei primi consigli che mi ha dato quindi è bene che certi discorsi restino lontani da me".
Chi è Mattia Lucarelli quando non gioca a pallone?
"Diciamo che ho diversi interessi. Sto molto tempo fuori casa, anche se a volte per convincermi a uscire ce ne vuole. Sono fidanzato e cerco di aiutare la mia famiglia, per quanto possibile, nella gestione di alcune attività. A Livorno è forte la tradizione della pallacanestro e anche a me piace molto: la squadra della famiglia è la Pielle, sono appassionato di Nba e ho seguito tutto il cammino dell’Italia agli Europei. Poi sono un animale da videogiochi, qualche ora la passo anche lì. Ho aspettato sveglio l’uscita di Fifa 23".
Peccato che tra le “leggende” del videogioco (alcuni tra i più grandi calciatori non più in attività che è possibile utilizzare) non ci sia Cristiano Lucarelli.
"Appunto! Andrebbe fatta la richiesta, a quel punto spenderei anche mille euro per averlo e non riuscirei più a smettere di giocare".
Mattia come Cristiano, Livorno ha un nuovo Lucarelli: "Ma niente politica"
Matteo Lignelli
30 settembre - MILANO
Ha 23 anni e gioca esterno, per amore ha scelto l'amaranto in Serie D e sabato ha segnato il primo gol: "Esultare sotto la nord era il mio sogno. L'obiettivo ora è tornare tra i professionisti con questa maglia"
Tutta la vita in una corsa di pochi secondi. Mattia Lucarelli, terzino o esterno sinistro, 23 anni, ha vissuto immaginando quel momento. Si chiedeva se sarebbe mai arrivato, e come avrebbe reagito. Ma non funziona così con le emozioni, è roba complessa. Istinto e sangue. Quando ti avvolgono devi stare al loro gioco.
Così dopo il primo gol con la maglia del Livorno si è trovato a esultare proprio come suo padre Cristiano, grande attaccante e simbolo per squadra e città. Con il braccio e lo sguardo rivolto verso la nord
Mattia, se n’è reso conto?
"In realtà in quel momento è stato tutto spontaneo, senza malizia. Non era un gesto pensato prima, in curva avevo i miei amici e ho indicato loro. Non avrei nemmeno avuto il tempo di pensare: mi sono subito messo a correre per raggiungere la curva nord dall’altra parte del campo".
Torniamo indietro di qualche secondo. Serie D, minuto 59 di Livorno-Seravezza, debutto casalingo. Le arriva una palla in area, la controlla e la calcia più forte che può verso la porta: 4.521 giorni dopo un Lucarelli è tornato a segnare allo stadio Picchi. Cos’ha provato in quel momento?
"Ho sentito tutte le emozioni più forti che in un attimo si sprigionavano insieme dentro di me. Una sensazione troppo bella, ma anche troppo complicata da spiegare. Voglio lasciare un po’ di spazio per immaginarla. Fare gol a Livorno ed esultare sotto la nord lo vedevo come il sogno della mia vita. Quando ho visto che avevo controllato bene il pallone, che era rimbalzato in quel modo, beh… ho pensato che avrei voluto buttar giù la porta. Sono stati giorni intensi, dovrò essere bravo a riattaccare subito la spina".
In città non si è parlato d’altro.
"La sera sono andato a cena a festeggiare con i miei amici, siamo usciti e diciamo che in quel momento ho ricevuto un abbraccio totale, collettivo. Tutte le persone che ho incontrato mi hanno fermato. Si è creato un legame molto forte: sono gli stessi che da bambino mi vedevano allo stadio a tifare il Livorno di mio babbo, l’idolo della piazza, e 15 anni dopo sono sempre lì. Mi hanno visto crescere, credo che sia stato un gol di tutti".
Ero in C con la Pro Sesto, ma se prendi una decisione con il cuore non sbagli mai
Era in serie C, alla Pro Sesto, anche lei è sceso di categoria per il Livorno: una scelta rischiosa.
"Sì, ma sono felice di essere qui, quando prendi una decisione col cuore non sbagli mai. L’obiettivo è tornare nei professionisti con questa maglia".
Suo padre le ha scritto una lettera per avvertirla delle pressioni che avrebbe subìto. In realtà pensa che fosse felice?
"Era un modo per prepararmi a quello che avrei affrontato. Una preoccupazione da genitore. Sono stato chiaro: babbo io devo tornare".
Anche lei si è tatuato il Livorno sulla pelle?
"Ho il simbolo del Fides sul braccio destro, me lo sono fatto lo scorso anno dopo aver visto sul telefono un video della curva nord, impressionante anche in Eccellenza. Stare fuori casa mi ha fatto capire cosa volevo, cosa c’è di meglio di giocare nella tua città con un pubblico del genere? Se non l'avessi fatto mi sarebbe sempre mancato qualcosa".
C’è stato un momento preciso in cui ha capito che sarebbe andata così?
"La scintilla è scattata dopo aver vissuto da tifoso l’amarezza dello 'scandalo Figline' e per non essere stati promossi, la rabbia per quel furto che dovevamo riscattare. Proveremo a vincerle tutte, ma sarà anche importante uscire sempre a testa alta dopo aver sudato per la maglia. Ai tifosi interessa questo. L’attaccamento alla squadra è rimasto forte anche dopo il fallimento, anzi è stato visto come una possibilità di ripartire da zero. Tutti si ricorderanno di chi c’era in questi anni difficili in campo e sugli spalti, anzi è qualcosa che ti eleva". (In estate il Livorno è stato promosso in D per decisione del tribunale federale toscano, che al tempo stesso ha revocato la promozione del Figline che aveva fatto parlare di sé tutta Italia dopo aver subito “volontariamente” - secondo il giudice - tre gol negli ultimi minuti. Secondo quanto emerso, la sconfitta per 5-1 contro il Tau Altopascio avrebbe mescolato la classifica avulsa del gironcino a tre che assegnava il passaggio dall’Eccellenza alla D, sfavorendo proprio il Livorno).
La politica? Non mi espongo, ho visto quante occasioni ha fatto perdere a mio padre
Suo padre cosa le ha detto dopo il gol?
"Da allenatore, mi ha fatto i complimenti perché non era facile segnare dopo quella corsa. Poi sono stato io a tirargli fuori il lato sentimentale mettendoci di mezzo l’attaccamento alla maglia. So che lui non resiste (ride, ndr). Domenica abbiamo festeggiato con tutta la famiglia il compleanno di mio nonno, c’era anche mio zio Alessandro. I parenti erano allo stadio e si sono emozionati con me. A dire la verità mi sono sentito un po’ in colpa (altra risata, ndr) per aver attirato io gran parte dell’attenzione".
Considerando pure l’esito delle elezioni, gli argomenti di conversazione non saranno mancati…
"Direi che non ci siamo annoiati, ma io su questo ho deciso di non volermi esporre. Ho visto cosa ha fatto a mio padre parlare di politica, alle occasioni che gli ha fatto perdere. È uno dei primi consigli che mi ha dato quindi è bene che certi discorsi restino lontani da me".
Chi è Mattia Lucarelli quando non gioca a pallone?
"Diciamo che ho diversi interessi. Sto molto tempo fuori casa, anche se a volte per convincermi a uscire ce ne vuole. Sono fidanzato e cerco di aiutare la mia famiglia, per quanto possibile, nella gestione di alcune attività. A Livorno è forte la tradizione della pallacanestro e anche a me piace molto: la squadra della famiglia è la Pielle, sono appassionato di Nba e ho seguito tutto il cammino dell’Italia agli Europei. Poi sono un animale da videogiochi, qualche ora la passo anche lì. Ho aspettato sveglio l’uscita di Fifa 23".
Peccato che tra le “leggende” del videogioco (alcuni tra i più grandi calciatori non più in attività che è possibile utilizzare) non ci sia Cristiano Lucarelli.
"Appunto! Andrebbe fatta la richiesta, a quel punto spenderei anche mille euro per averlo e non riuscirei più a smettere di giocare".
Cianciua ci fai veni' l'antua
Re: Mattia Lucarelli
Mattia Lucarelli agli arresti domiciliari per violenza sessuale di gruppo. Non so riportare i post qui. È quello che mi è arrivato per whatsapp
Re: Mattia Lucarelli
Situazione delicatissima, chiederei a tutti di non fare commenti di "pancia" qui fino a che non verranno fornite notizie più precise. Grazie per la collaborazione!
= There is always hope =
Re: Mattia Lucarelli
Notizia pubblicata su tutti i giornali nazionali.. Boh non so cosa dire..
Re: Mattia Lucarelli
Inutile commentare
Senza sapere
Mi sento solo di stringermi
A Cristiano
Che certo non passerà un bel momento
Senza sapere
Mi sento solo di stringermi
A Cristiano
Che certo non passerà un bel momento
Livorno ovunque giocherai
Noi siamo della Nord e non ti lasceremo mai
E tutti uniti..
Magnozzi Stua Silvestri Merlo Bimbi Lessi Picchi
Lupo Balleri Maggini Miguel Cristiano Lucarelli IGOR
Noi siamo della Nord e non ti lasceremo mai
E tutti uniti..
Magnozzi Stua Silvestri Merlo Bimbi Lessi Picchi
Lupo Balleri Maggini Miguel Cristiano Lucarelli IGOR