L unica cosa che mi ricordo è che non ci dormi per almeno du notti prima della fatidica domenica.
Era febbraio e siccome sapevo nonostante i 16 anni cos era anda contro i fasci m ero comprato il giacchettone verde doppio e c avevo nascosto dentro le maniche le toppe delle brigate e del che bello fiero.
Finalmente arriva la domenica e si parte. Sur pulma era tutto un telefona a tizio e a caio per capi dove ci potevano fa l agguati. Dove erano quelli di curva se davanti se dietro rispetto a noi. Insomma una marea d ansia io non dissi una parola. Non capivo una sega e sinceramente mi caavo abbastanza addosso.

Arrivati al casello ci si infila nella coda di pulman livornesi e mi ricordo che ci portarono tutti verso l olimpico. Da li nel purma cala il silenzio. Unico episodio degno di nota un sasso che ci volò sul tetto del pulman e si saltò tutti per aria. Un s era ultras sul pulman ma non avevo mai vissuto prima d ora una situazione del genere.
Arrivati sotto il settore c erano più cellerini che piccioni. Pareva d esse in guerra. Mi ricordo che eravamo divisi dalla loro curva nord solo da ringhierine miseria e nastro.
I più vicini ar settore erano una cinquantina tutti vestiti di nero con le celtiche. Di giallo rosso nulla forse un cappellino. La partita nel frattempo era già iniziata da 10 minuti e mi riordo questo signore che mi prese e mi spinse verso l entrata. Si sentiva solo il rumore delle bombe carta che esplodevano dentro l olimpico e i cori della sud contro di noi pareva ci fossero 1 milione di persone dentro. La curva nostra arrivò insieme a noi e ci manganellarono tutti indistintamente all ingresso. Presi una bella manganellata perché mi rifiutai di levarmi la giacca. Mi ricordo diverse legnate tra noi e i celerini. Levavano sciarpe maglie. Erano incazzati neri.
Alla fine riesco a entrare mi ricordo che chi era riuscito a entrare tirava i fumogeni verso l ingresso infatti me ne gocciolò uno sulla giacca. Poi entrarono dentro anche i celerini e si misero tutti in fondo a spingerci in su.
Per la paura corsi il più in su possibile con loro che sia lato nord che tribuna ci lanciavano addosso di tutto.
Fine primo tempo mi arrivarono 2 euro addosso dalla tribuna e provai a anda ar barre a prende qualcosa. C era l'omino terrorizzato

Nella ripresa i romanisti fecero in mille pezzi una vetrata con una bomba carta e uno di loro perse due o tre dita. Ci fu un bel parapiglia alcuni di noi andarono sotto per entrare in contatto ma era stivato di celere.
Della partita non ricordo nulla. Non si scese nemmeno in campo. 3 a 0 per loro Montella Perrotta Totti.
Al ritorno ci arrivarono altre due o tre sassaiole sul bus e una scheggiò un finestrino. Poi tutto liscio fino a Livorno.
Rientrai a casa impaurito ma cresciuto.
Una delle poche foto che feci.
