Livorno anni 80

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Re: Livorno anni 80

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LIVORNO 1980-81
Nella stagione 1980-1981 il Livorno cambiò volto, molti calciatori lasciarono l'ombra dei Quattro Mori: Claudio Azzali andò al Cagliari, Luciano Venturini alla Fiorentina, Luciano Mucci al Taranto, "Miguel" Michele Vitulano al Chieti. Gli arrivi furono gli attaccanti Mario Scarpa, Vincenzo Toscano e "Gommone" Claudio Grossi. Novità anche in panchina con l'arrivo di Gianni Corelli. Il girone B del campionato di Serie C1 iniziò per gli amaranto in modo incoraggiante, con due larghi successi interni contro Cosenza e Giulianova, poi la squadra faticò più del previsto e Gianni Corelli fu sostituito da Ugo Conti, che ebbe il merito di salvare la squadra labronica all'ultima giornata, grazie al successo (1-0) sulla Nocerina. Miglior realizzatore di stagione Mario Scarpa con undici centri.

Nella Coppa Italia di Serie C il Livorno superò il primo girone di qualificazione, disputato prima del campionato, grazie alla miglior differenza reti nei confronti della Carrarese. Nei sedicesimi di finale venne eliminato dalla Reggiana nel doppio confronto ai calci di rigore.


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LIVORNO 1981-82
Dopo nove stagioni al vertice, si chiuse con il fallimento la presidenza Corasco Martelli, atto datato 12 gennaio 1982. Il curatore fallimentare Musetti fu impegnato nel cercare nuovi imprenditori per il Livorno, optando poi per una cordata formata da otto industriali, aiutata dall'allora assessore allo sport Massimo Bianchi, che portó il livornese Leo Picchi alla presidenza. Sulla panchina dei labronici andó l'ex portiere Idilio Cei. Dopo un girone di andata con sole tre vittorie, il Livorno vinse a Rende la prima partita in trasferta nella prima gara del girone di ritorno. Il Livorno chiuse il torneo in dodicesima posizione con 31 punti. Salirono in Serie B Arezzo e Campobasso, retrocessero in Serie C2 Civitanovese, Giulianova, Francavilla e Latina. Claudio Grossi con 10 reti fu il miglior marcatore amaranto, delle quali 1 rete in Coppa Italia e 9 in campionato.

Nella Coppa Italia di Serie C il Livorno disputó il 13º girone prima del campionato, che promosse l'Empoli ai sedicesimi di finale.


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LIVORNO 1982-83
A Livorno chiusa l'era di Corasco Martelli, quale presidente labronico si insediò l'ex giocatore amaranto Leo Picchi, sostenuto da una cordata di imprenditori livornesi. Ma la stagione 1982-1983 fu una stagione amara per il Livorno, culminata con una beffarda retrocessione, arrivata nell'ultimo atto del torneo, con la sconfitta (1-0) al San Paolo contro il Campania, per differenza reti e con una classifica avulsa a quattro squadre. Alle già retrocesse Nocerina e Paganese, si aggiunsero così la Reggina ed il Livorno, arrivate a 30 punti con il Siena e la Ternana, ma retrocesse in Serie C2 per peggior differenza reti.
Con sole 5 reti all'attivo, tutte messe a segno nel girone di ritorno, Gaetano Salvi fu il miglior marcatore stagionale di un Livorno che segnò col contagocce in campionato (23 reti), ma che subì altrettanto poco (25 reti al passivo).

Nella Coppa Italia di Serie C, la squadra amaranto disputò il girone K di qualificazione, che promosse ai sedicesimi di finale la Carrarese. Il centravanti Claudio Grossi, 3 reti in Coppa Italia, fu ceduto al Prato.


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LIVORNO 1983-84
Nella stagione 1983-1984 il Livorno partecipò al girone A della Serie C2. Per gli amaranto si trattò di una stagione memorabile, ricordata come quella dei record: vinsero con 50 punti il torneo, restarono imbattuti e subirono soltanto 7 reti in 32 partite. Non si giocarono tutte le 34 partite in programma perché il Sant'Elena Quartu fu escluso a torneo in corso. I labronici salirono in Serie C1 insieme all'Asti, secondo classificato con 46 punti. Sulla panchina del Livorno sedeva l'indimenticato Renzo Melani, giunto dalla Rondinella Firenze. Delle 18 vittorie, le più significative furono il 3-0 sul campo dell'Alessandria, terza forza del campionato e quella per 2-0 contro la Massese, che sancì il primo posto in classifica. Miglior marcatore stagionale con 7 reti fu Mario Palazzi.

In Coppa Italia di Serie C il Livorno disputò e vinse con 8 punti il girone M giocato prima del campionato, superando il Siena, il Pontedera e la Massese; nei sedicesimi di finale venne superato nel doppio confronto dalla Carrarese.


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LIVORNO 1984-85
Nella stagione 1984-1985 il nuovo tecnico amaranto fu l'ex centrocampista del Bologna e della nazionale, Romano Fogli. Dopo il trionfale cammino della stagione precedente, con la risalita in Serie C1, Renzo Melani andò ad allenare il Mantova. Molti furono i volti nuovi chiamati ad affrontare il girone A della categoria superiore; tra questi, arrivato dal Prato, il centravanti pugliese Cesare Vitale autore di 12 reti, 2 in Coppa Italia e 10 in campionato. Il girone di andata non fu certo esaltante, con gli amaranto che però emersero nel girone di ritorno, con le preziose vittorie fuori casa di Firenze e di Carrara e quelle conseguite all'Ardenza con Modena, Spal ed Asti. Il settimo posto finale non consentì, solo per la differenza reti, di partecipare l'anno successivo alla Coppa Italia di Serie A e B. Salirono in Serie B il Brescia ed il Lanerossi Vicenza.

Nella Coppa Italia di Serie C i labronici, prima del campionato, disputarono il girone K di qualificazione, vinto dal Pontedera che accede ai sedicesimi di finale, davanti al Prato, alla Rondinella ed al Livorno. In primavera, ci fu una parentesi internazionale per il Livorno, che partecipò al Torneo Interleghe Anglo-Italiano di Serie C, il "Gigi Peronace Memorial", composto da due squadre inglesi e due italiane. In semifinale gli amaranto sconfissero per 4-1 gli inglesi del Bognor Regis Town, ma in finale furono superati per 2-1 dal Pontedera.


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LIVORNO 1985-86
Nella stagione 1985-1986 al vertice del Livorno si insediò un nuovo presidente, Enrico Fernandez, espressione di un gruppo lombardo guidato dalla coppia Luigi Bergamini-Beppe Galassi. Sulla panchina livornese fu confermato Romano Fogli, che rimase in sella per le prime sedici giornate, sostituito successivamente all'ultima giornata di andata da Armando Onesti. Il Livorno iniziò vincendo il girone di qualificazione K della Coppa Italia, ma in campionato ci fu una partenza lenta, con sei pareggi di fila. La prima vittoria arrivò alla settima giornata, con il 2-1 inflitto al Sorrento, con la prima rete in amaranto segnata da Igor Protti, un diciannovenne di belle speranze preso dal Rimini, che negli anni seguenti avrebbe marchiato a fuoco la storia amaranto. Altro esordiente di questa stagione amaranto fu il giovane talento livornese Massimiliano Allegri. Alla fine i punti raccolti furono solo trenta, con il quart'ultimo posto in classifica, che volle dire retrocessione in Serie C2; ma grazie al ripescaggio avvenuto in seguito agli illeciti commessi dalla Cavese che si piazzò quinta nel torneo appena concluso, il Livorno riuscì a conservare la categoria.

Miglior marcatore stagionale fu Pippo Brandolini con 19 reti, delle quali 4 in Coppa Italia e 15 in campionato. Nella Coppa Italia di Serie C il percorso dei labronici si fermò nei sedicesimi di finale, nel doppio confronto con la Sanremese.


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LIVORNO 1986-87
Nella stagione 1986-1987, il Livorno allenato da Romano Mattè, grazie al ripescaggio, disputò il girone B del campionato di Serie C1 e con i 32 punti finali si piazzò in dodicesima posizione. Dopo un campionato giocato sempre in lotta per mantenere la categoria, con 16 punti ottenuti sia nel girone di andata ed altrettanti nel ritorno, il Livorno ottenne la salvezza matematica alla penultima giornata, grazie alla vittoria interna sul Foggia per 1-0. Ma per la squadra amaranto questa fu una stagione memorabile, perché pur stentando in campionato, vinse la Coppa Italia di Serie C, unico trofeo messo in bacheca dal Livorno nella sua storia calcistica, grazie alla vittoria per 3-0 contro il Campania Puteolana, nella finale di ritorno giocata in un'Ardenza gremita e ribollente. Si trattò di un lungo percorso composto da ben 16 partite, iniziato il 24 agosto 1986 e terminato il 20 giugno 1987, con 6 partite giocate nel girone L di qualificazione, e 10 ad eliminazione con doppio turno.

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LIVORNO 1987-88
Nella stagione 1987-1988 il Livorno disputò il girone A del campionato di Serie C1 e raccolse 26 punti, ottenendo il quattordicesimo posto in graduatoria. La squadra labronica si salvò ancora alla penultima giornata, con una rete del giovane bomber Igor Protti; la rete del riminese mandò a casa battuta (1-0) la Vis Pesaro e salvò gli amaranto dalla discesa in Serie C2. Per l'attaccante si trattò della nona segnatura in questo torneo (in stagione ne realizzò 17: oltre alle 9 in campionato, ne segnò 3 nella Coppa Italia nazionale e 5 nella Coppa Italia di Serie C) . Si alternarono due tecnici alla guida tecnica, come spesso accade nelle stagioni che nascono storte: Romano Mattè e Rossano Giampaglia.

Nella Coppa Italia Nazionale il Livorno nel quinto girone di qualificazione, battè Udinese e Modena, pareggiò con il Padova e perse con Napoli e Fiorentina, che passarono agli ottavi di finale. In queste qualificazioni si sperimentarono alcune novità: la vittoria venne premiata con 3 punti, il pareggio mandava le due squadre contendenti ai calci di rigori supplementari: chi vinceva portava a casa 2 punti, chi perdeva 1 punto. Il Livorno andò ai rigori contro il Padova (pareggio 2-2 al 90esimo) e perse con un risultato complessivo di 5-7. Nella Coppa Italia di Serie C, vinta dagli amaranto nella scorsa edizione, il Livorno entrò in gioco nei sedicesimi di finale, avendo disputato le qualificazioni nazionali. Eliminò subito lo Spezia, a febbraio giocò gli ottavi di finale superando il Perugia, poi nei quarti di finale superò il Prato, ma nel turno di semifinale cedette nel doppio confronto al Monza.


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LIVORNO 1988-89
La stagione 1988-1989 inizia per il Livorno sotto una cattiva stella: dovette infatti abbandonare la storica denominazione "Unione Sportiva Livorno" per il fallimento della società, a favore della nascente "Pro Livorno Calcio". La nuova società era composta da un gruppo di imprenditori livornesi, con alla presidenza Paolo Salemmo. Furono ceduti i giovani più promettenti, a partire da Igor Protti (alla Virescit Boccaleone) per arrivare a Marco Marocchi (allo Spezia), che non vennero adeguatamente rimpiazzati. Così l'ultimo posto in classifica nel girone A della Serie C1, arrivò senza sorprese, meritato ed inevitabile. Sulla panchina amaranto si alternarono tre allenatori: Roberto Franzon, Rossano Giampaglia ed Antonio Renna. Il Livorno chiuse il campionato ultimo con 20 punti, con sole 18 reti realizzate e 55 reti subite, attacco e difesa peggiori del girone. L'unico successo giunse all'ultima di campionato contro il Modena, quando la Pro Livorno era già matematicamente retrocessa in Serie C2.

Andò un po' meglio nella Coppa Italia di Serie C, dove la Pro Livorno vinse il suo girone prima del campionato; poi a gennaio, nei sedicesimi di finale superò il Prato, ma a febbraio, negli ottavi di finale, perse nel doppio confronto con la Spal.


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LIVORNO 1989-90
Nella stagione 1989-1990 il Livorno lottò per non retrocedere addirittura in Interregionale. Disputò il girone A della Serie C2, raccogliendo in tutto 31 punti, piazzandosi in decima posizione, in coabitazione con altre quattro squadre, con un solo punto in più del Novara, retrocesso insieme alla Rondinella Firenze ed il Cuoio Pelli di Santa Croce sull'Arno. Ad affiancare il presidente Paolo Salemmo nella costruzione del Livorno per questa stagione, fu chiamato Italo Allodi, un grande dirigente, anche se il suo contributo durò solo pochi mesi. La salvezza fu raggiunta con la vittoria (1-0) sulla la Rondinella Firenze, grazie ad un gran goal di Dario Palagi, nell'ultima giornata di campionato, il 3 giugno 1990. Tre allenatori si avvicendarono sulla panchina degli amaranto in questa stagione. Dopo mesi difficili dal punto di vista finanziario, con un nuovo fallimento da dover gestire all'orizzonte, ad aprile finalmente arrivò la svolta decisiva: un imprenditore, Carlo Mantovani, proprietario della Merziario Trasporti, si fece avanti con nuove idee e soldi freschi. Il Livorno cambiò così di nuovo la ragione sociale, diventando "Unione Calcio Livorno". Al termine della stagione quindi, le nuvole nere sembrarono diradarsi, ma era solo una illusione.

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Fabio
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Iscritto il: ven 15 gen 2021, 16:30

Re: Livorno anni 80

Messaggio da Fabio »

Da notare che i giocatori erano tutte ghignarole come piace a noi! Serviva questo per indossare la nostra Maglia!
= There is always hope =
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quinto moro
Messaggi: 224
Iscritto il: lun 18 gen 2021, 23:39

Re: Livorno anni 80

Messaggio da quinto moro »

Ci sono tra l’altro un paio di maglie (ad esempio quella con le righe verticali 80 81 o quella 88 89 con la banda diagonale tipo River plate) che non disdegnerei affatto venissero attualizzate e riproposte nei prossimi anni!
Livorno la mia vita...non solo alla partita...
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Telegrafico
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Iscritto il: ven 22 ott 2021, 16:00

Re: Livorno anni 80

Messaggio da Telegrafico »

piazza ha scritto: ven 4 mar 2022, 0:18 Immagine
Livorno anni '80
Da seghe.
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MaxLabro
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Iscritto il: gio 10 giu 2021, 15:54

Re: Livorno anni 80

Messaggio da MaxLabro »

Bellissime foto, bellissimo tutto!!
Grazie bimbi, un tuffo nel passato strepitoso.
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Montecristo
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Iscritto il: lun 18 gen 2021, 22:36

Re: Livorno anni 80

Messaggio da Montecristo »

Mi son venuti i lagrimoni all occhi... Anche se calcisticamente parlando furono anni pessimi (a parte il 79 80) li ricordo con immenso piacere
Forse perché mi ricordano la mia gioventù...
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Plinio
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Iscritto il: lun 18 gen 2021, 19:08
Località: Borgo C.

Re: Livorno anni 80

Messaggio da Plinio »

Tanta roba… e tanta nostalgia…

Metterei Stefano Pontis fra i guerrieri…
Quando scenderai
in campo un grido
s' alzera' nel cielo
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Mascalaito
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Iscritto il: gio 17 giu 2021, 10:25

Re: Livorno anni 80

Messaggio da Mascalaito »

Montecristo ha scritto: dom 6 mar 2022, 20:37 Mi son venuti i lagrimoni all occhi... Anche se calcisticamente parlando furono anni pessimi (a parte il 79 80) li ricordo con immenso piacere
Forse perché mi ricordano la mia gioventù...
Concordo alla grande.
Poveri ma belli.
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Fabri
Messaggi: 211
Iscritto il: ven 23 lug 2021, 16:08

Re: Livorno anni 80

Messaggio da Fabri »

Per me il calcio era quello...
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