Punto politico 2022

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spiritual
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Re: Punto politico 2022

Messaggio da spiritual »

Riprendo.
2) tornando all'argomento del governare, riepilogo un concetto che mi è caro: così come sono antiuventino, perché nel calcio per me la Juve rappresenta il POTERE, il GOLIA, e quindi non voglio che vinca, tifando per tutti, in particolar modo per le "squadrette" che per miracolo riescono una volta tanto a vincere lo scudetto (negli anni 70 era più facile), così, moltiplicato per mille, è il mio sentimento nella politica. In quella, la DESTRA, tanto più è destra, è il POTERE, il MALE ASSOLUTO. Semplifico il concetto di destra e di sinistra come lo intendo io e ti chiedo la pazienza di seguirmi: destra è l'individualismo che abbiamo in noi come arma di difesa per proteggerci e provvedere a noi stessi, esteso all'interesse e al godimento di tutto ciò che ci procura soddisfazione (senza necessità prioritarie) INCURANTI del fatto che viviamo in un mondo dove altri individui hanno le nostre stesse necessità elementari e dove la scelta di vivere in comunità impone diritti e doveri che valgono in ugual misura per tutti.
Sinistra è, invece, la CONSAPEVOLEZZA DI TUTTO CIO'.
La vittoria della destra in Italia come in, dillo te, in Norvegia o in Bolivia o in uno staterello dell'Africa, per me è una vittoria del Male contro il Bene, della visione di un mondo ingiusto nei confronti di quello che vorrei. E ci sto male anche se vedo un film. Un ti dico della prima volta che vidi per esempio Mission.
Pur di non far vincere le destre mi alleerei con tutti, anche se nel tempo ho capito che con le grandi ammucchiate poi fai le caate, il governo cade e la destra al giro dopo ti fa un culo come un paiolo. Il problema è che il nostro è uno stato di destra. Essere stato un paese di frontiera e avere avuto il partito comunista europeo più forte (e con esso il fattore K, Kommunist) ha da una parte permesso che anche con un governo di destra la classe operaia fosse ben rappresentata e acquisisse, lottando, diritti fondamentali, dall'altra ha permesso alle lobby capitaliste di godere per generazioni di tutti i vantaggi di un governo da loro manovrato e del timore indotto in gran parte della popolazione per il fattore K di cui sopra. Ci portiamo dietro in mille campi un'eredità di governo di destra degli anni della ricostruzione del nuovo stato moderno post guerra che risulta difficile smantellare, tanto più che la sinistra (appoggiatasi al centro per poter avere forza elettorale maggiore) non ha mai veramente avuto occasione di poter governare con numeri sufficienti a farlo.
In un tuo messaggio mi sembra di capire che tu neghi questa affermazione che in realtà non è mia, ma che ha riscontro oggettivo nei numeri.
- Primo governo Prodi: maggioranza in entrambi i rami del Parlamento, ma risicata e condizionata dall'accordo con Rifondazione. Caduto l'accordo, per non andare alle elezioni che avrebbero visto vincente la Dechi? Con Cossiga!
- Secondo governo Prodi: sto alzato tutta la notte e non riesco neanche a gioire per l'ansia, lo stress provato, per la vittoria con 24.000 voti di differenza. Ricordo le lenzuolate di Bersani e dopo il grande entusiasmo seguito a quelle i problemi continui di politica estera e interna, la campagna acquisti dei parlamentari di Berlusconi e la povera Montalcini con la febbre in senato per votare la fiducia.
- Terzo governo: anche in questo caso vittoria per lo 0,008%. Una stronzata e un senatore di vantaggio al senato, uno sconosciuto argentino perché in Italia la maggioranza era della destra. Prima ci prova Bersani con M5S, e quello sarebbe stato il momento storico. Il centrosinistra e un movimento popolare riformatore potevano essere entrati nel palazzo come il Cavallo di Troia. Non ci sarebbero mai riusciti proclamando l'intento (visto che M5S aveva ricevuto gran consenso anche da elettori di destra), ma così, in sordina, potevano allearsi E AVERE FINALMENTE I NUMERI PER CAMBIARE IL QUADRO STRUTTURALE. Ci vogliono i numeri, Zanardi, non le chiacchiere. E potevano farlo, ma non lo fecero perché l'intento del movimento non era quello di riformare da sinistra l'assetto dello stato. Dopo di che, anziché riconsegnare il potere alla destra, venne prima Letta che necessitò dell'appoggio esterno di Berlusconi, che aveva paura dei M5S, e quindi il suicidio di Renzi, alleato con Alfano e poi con Verdini.
E' chiaro cosa spero, cosa mi auguro, di vedere una volta prima di lasciarci le penne: LA POSSIBILITA' DI UN GOVERNO DI CENTROSINISTRA che abbia i numeri per FARE POLITICHE DI CENTROSINISTRA, come è successo in tutta Europa con i partiti socialdemocratici andati almeno qualche volta al potere e in modo netto (in Francia mi riferivo a Hollande, non a Marchais).
Comprendi perché questo NON E' MAI AVVENUTO IN ITALIA? Perché sul fattore K la destra ci ha giocato e con successo. Non potendo andare al governo i comunisti, è mancato da noi il partito socialdemocratico presente negli altri stati. Con ritardo rispetto alle altre grandi nazioni, dopo la Bolognina lo è diventato il PDS e quindi il PD. Ma abbiamo decenni di ritardo e mai una vittoria da poter definire tale.
Tu, simpatizzante per l'estrema sinistra, rifuggi idealmente da un governo del genere. Posso comprendere idealmente le tue motivazioni, che sono affini alle mie, ma permetti che se non seguiamo uno schema di centrosinistra nella realtà di merda della politica italiana non andremo mai al governo? E se non andremo mai al governo non potremo mai praticare politiche quanto meno di centrosinistra permettendo alla destra, tra l'altro questa destra popul-fascista di sedersi con quelle facce a cazzo sghignazzanti sui seggioloni.
Non sei d'accordo? Ti rispetto e aspetto le tue motivazioni, ma ti chiedo anche di togliermi una curiosità: per chi hai votato, e per quale motivo, nel 1993-1996-2001-2006-2008? Nel 2012 credo di saperlo. Bada bene, la mia non è una curiosità morbosa, ma la giusta richiesta che in una discussione si rendano palesi le convinzioni da entrambe la parti.
Stasera scrivo del MODELLO BORGHESE, rispondendo ai tuoi commenti sul consumismo e sul successo dei M5S nel 2018.
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piazza
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Re: Punto politico 2022

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