Sassicaia, Autore presso Alè Livorno https://www.ale-livorno.com/author/sassicaia/ Forum e Sito di Informazione Indipendente sul Livorno Calcio Thu, 30 Jun 2022 08:24:24 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.1 Non piegare un istante giammai https://www.ale-livorno.com/2022/06/30/non-piegare-un-istante-giammai/ Thu, 30 Jun 2022 08:24:21 +0000 https://www.ale-livorno.com/?p=743 Piangersi addosso non ha mai fatto parte del DNA di noi livornesi. Non lo abbiamo mai fatto, neanche nei giorni più bui della nostra ultracentenaria storia calcistica. In ogni circostanza abbiamo saputo rialzarci, feriti ma mai domi, con l’orgoglio e la consapevolezza che gli eventi ci avevano piegato ma non spezzato. Inutile dilungarsi sui tanti […]

L'articolo Non piegare un istante giammai proviene da Alè Livorno.

]]>
Piangersi addosso non ha mai fatto parte del DNA di noi livornesi.

Non lo abbiamo mai fatto, neanche nei giorni più bui della nostra ultracentenaria storia calcistica. In ogni circostanza abbiamo saputo rialzarci, feriti ma mai domi, con l’orgoglio e la consapevolezza che gli eventi ci avevano piegato ma non spezzato.

Inutile dilungarsi sui tanti torti subiti e comunque, prima di proseguire, ci preme sottolineare che, anche se si tratta soltanto di calcio, non ci piangeremo addosso neanche questa volta.

La vicenda Tau-Figline pare essere in dirittura d’arrivo. Siamo finalmente giunti alle porte con i sassi. Purtroppo però, dopo il clamore iniziale che aveva coinvolto testate nazionali ed internazionali, sembra ora esserci una sorta di silenzio imposto, un raffreddamento probabilmente generato ad arte dalla stessa mano dei colpevoli.

Prendiamo slancio da un post di Cristiano Lucarelli su Instagram che descrive così la situazione:

Il silenzio e la mancata presa di posizione del Comitato regionale Toscano sul caso è inaccettabile ed inquietante. Non si pensi di mettere la testa sotto la sabbia e di minimizzare l’accaduto, perché un caso pubblicato pure su ‘Striscia la notizia’ che penalizza una squadra e una città con la storia di Livorno si nasconde male… Dovessero ‘tutti’ rimanere impuniti si aprirebbe un precedente pericolosissimo per il calcio italiano, una sorta di libera tutti…

Cristiano Lucarelli

Il nostro bomber ci ha sempre messo la faccia e, nonostante di mestiere faccia l’allenatore di una squadra di serie B, continua ad essere parte attiva della rinascita amaranto.

Vorremmo soffermarci proprio su questo aspetto, coinvolgendo, se possibile, il maggior numero di personaggi della nostra città, dalle istituzioni a tutti coloro che, in modo particolare sui social, smuovono l’interesse di migliaia di persone.

É il momento di rimboccarci per l’ennesima volta le maniche e lottare tutti insieme per ricordare al mondo intero la meschina frode sportiva andata in scena ad Altopascio in una partita di pallone tra dilettanti, per di più al cospetto degli sguardi sorpresi ed increduli di molti bambini delle scuole calcio.

Crediamo che indipendentemente dal contesto e dalla categoria si tratti di una delle più grandi truffe perpetrate ai danni degli avversari e della stessa disciplina, una goffa messa in scena che non può cadere nel dimenticatoio e restare impunita

Per questo, come già detto, sarebbe opportuno che, dopo il nostro Cristiano, anche altri illustri concittadini prendessero nuovamente posizione e continuassero a dare eco alla vicenda in questi che sono i giorni decisivi.

C’è in ballo un salto di categoria, ciò che non siamo stati in grado di conquistare sul campo, anche in virtù di un regolamento quantomeno discutibile. C’è in gioco la reputazione di uno sport e di tutto il movimento che riesce a generare.

Il Livorno Calcio, i suoi tifosi e tutta la città esigono rispetto e giustizia.

L'articolo Non piegare un istante giammai proviene da Alè Livorno.

]]>
È ora di combattere https://www.ale-livorno.com/2022/06/13/e-ora-di-combattere/ Mon, 13 Jun 2022 21:59:15 +0000 https://www.ale-livorno.com/?p=714 Così, come se non ci fosse un domani, dobbiamo affrontare l’ultima tappa di una stagione anomala, a tratti tormentata, più volte ed a ragion veduta definita della rinascita. Senza addentrarci nei meandri di ciò che poteva essere e non è stato, senza analizzare in maniera masochistica le ultime vicissitudini, senza gettare la spugna prima del […]

L'articolo È ora di combattere proviene da Alè Livorno.

]]>
Così, come se non ci fosse un domani, dobbiamo affrontare l’ultima tappa di una stagione anomala, a tratti tormentata, più volte ed a ragion veduta definita della rinascita.

Senza addentrarci nei meandri di ciò che poteva essere e non è stato, senza analizzare in maniera masochistica le ultime vicissitudini, senza gettare la spugna prima del dovuto, è necessario compattare l’ambiente ed ancora una volta ribadire un concetto su tutti: Livorno può dimenticare i calciatori ma non dimentica gli uomini.

In parole povere, per riprendere una frase tanto cara al mitico Osvaldo Jaconi, ai ragazzi che danno tutto in campo e che gettano il cuore oltre l’ostacolo i tifosi amaranto non avranno mai niente da imputare, indipendentemente dal risultato finale.

Proprio per questo ci piacerebbe richiamare l’attenzione dei nostri giocatori dicendo loro di mettere da parte malumori, fraintendimenti ed eventuali rancori di un’annata decisamente particolare per sprigionare sul terreno di gioco tutto ciò che questo tipo di partite impone: intensità, agonismo, corsa, rabbia e, soprattutto, tanto sudore da spendere fino all’ultima goccia.

Dovrà essere un Livorno con il coltello tra i denti, un Livorno che dovrà sputare sangue, un Livorno che dovrà ringhiare alle caviglie degli avversari per 180 minuti ed oltre se necessario.

Svestiamo i panni della nobile decaduta, stracciamo quelli della super favorita e ritagliamoci su misura un abito che ci faccia sporchi e cattivi, pronti ad incarnare lo spirito di una città che non si è mai arresa neanche di fronte ad eventi di ben altra portata.

Ecco, se tutto questo si dovesse verificare, il risultato sarà solo a margine della prestazione. Chiediamo “garra”, polmoni e sacrificio perché al tifoso livornese questo basta e avanza. Lo stress e la pressione sono parole che non devono esistere per quella che è e rimarrà solo una partita di calcio.

Quindi mente libera, testa alta, orgoglio ed appartenenza. Ognuno ai posti di combattimento. NOI CI SIAMO.

L'articolo È ora di combattere proviene da Alè Livorno.

]]>
Un amore per la vita https://www.ale-livorno.com/2022/02/14/un-amore-per-la-vita/ Mon, 14 Feb 2022 22:06:44 +0000 https://www.ale-livorno.com/?p=602 Del Livorno si scrive sempre con il cuore, questo è uno dei principali comandamenti del tifoso amaranto. Stasera però, mi sento di scrivere queste poche righe anche un po’ di pancia, cercando di coinvolgere chi ci segue in un vortice di ricordi e di speranze che la nuova società ha avuto il merito di riaccendere. […]

L'articolo Un amore per la vita proviene da Alè Livorno.

]]>
Del Livorno si scrive sempre con il cuore, questo è uno dei principali comandamenti del tifoso amaranto.

Stasera però, mi sento di scrivere queste poche righe anche un po’ di pancia, cercando di coinvolgere chi ci segue in un vortice di ricordi e di speranze che la nuova società ha avuto il merito di riaccendere.

Nei giorni del suo 107° compleanno, il Livorno torna finalmente alla ribalta rivivendo il suo glorioso passato e gettando le basi per un futuro che tutti quanti ci auguriamo radioso.

Gli affetti degli sportivi sono tornati ad abbracciare il loro grande amore, dopo che per troppe stagioni, nell’indifferenza di un padre-padrone milionario avidamente privo di un minimo di attaccamento e di riconoscenza, l’inedia aveva ormai preso il sopravvento.

Eppure Livorno si accontenta con poco e l’ennesima dimostrazione è arrivata dalle gioie e dalle emozioni provate tra i presenti al Parco del Levante, durante la premiazione dei personaggi che hanno avuto il privilegio di far parte del “Pianeta Amaranto”.

Il presidente Paolo Toccafondi, molto rispettoso dei ruoli, ha lasciato il posto di padrone di casa ad un Enrico Fernandez visibilmente commosso e la cerimonia è stata sapientemente gestita dal duo di conduttori formato da Martina Parigi e Gianni Tacchi.

Prime ovazioni per due leggende assolute come Mauro Lessi e Miguel Vitulano, degnamente rappresentate dai loro familiari. A seguire l’intervento di Vezio Benetti, ironico e spigliato come al solito, che ha ricordato l’anno 1949 quale inizio del suo amore per l’amaranto.

Subito dopo è stata la volta di un altro mito come Corrado Nastasio, il record-man di presenze in trasferta a sostegno dei nostri colori. Così, tra scroscianti applausi e qualche lacrima sincera, è stata la volta dei vari Bruschini, Niccolai, Grossi, Ammannati, Spigoni, Manetti, Cardinali, Moschetti, Boccafogli, Bagnoli, Scalzo, l’altro Niccolai, Carli, Lazzerini, Tancredi, Fanucci, Doga e, ovviamente, Igor Protti.

Un tripudio di emozioni che si intrecciavano, tra il passato ed il presente, accomunate dalla magia che solo il grande amore per questa maglia riesce a dare. Pacche sulle spalle, strette di mano, sorrisi e la voglia di dimostrare al mondo che la nostra passione non è sopita, ma anzi freme dalla voglia di riprendersi tutto ciò che le è stato tolto premeditatamente ed in maniera sciagurata.

Livorno ha sempre dato più di ciò che ha ricevuto e chi lo ha capito ha deciso di fermarsi proprio qui a vivere, godendosi questi momenti, travolti dall’affetto e dall’amore della gente comune che riesce a cogliere l’uomo oltre al calciatore, apprezzandone le qualità morali più di quelle pedatorie.

Livorno è questa e non ci vuole molto per capirlo. “Non abbiamo bisogno di campioni ma di uomini veri” diceva il “Vozd” Osvaldo Jaconi ed in questa frase c’è tutta l’essenza della livornesità.

C’è ancora tanta strada da fare e soltanto il tempo ci dirà chi si meriterà l’Olimpo amaranto, ma queste operazioni fanno bene al cuore ed allo spirito e soprattutto fortificano l’ambiente.

Buon compleanno Livorno.

L'articolo Un amore per la vita proviene da Alè Livorno.

]]>
Pelle amaranto https://www.ale-livorno.com/2021/11/18/pelle-amaranto/ Thu, 18 Nov 2021 07:24:21 +0000 https://www.ale-livorno.com/?p=531 In un momento abbastanza delicato per la stagione dei nostri ragazzi, vorremmo sottolineare l’importanza dell’unità e della coesione tra tutte le componenti della grande famiglia amaranto. I tifosi e gli sportivi in generale devono stringersi ancor di più attorno alla squadra e sospingerla verso il traguardo finale. La società, al momento ineccepibile, dovrà far fronte […]

L'articolo Pelle amaranto proviene da Alè Livorno.

]]>
In un momento abbastanza delicato per la stagione dei nostri ragazzi, vorremmo sottolineare l’importanza dell’unità e della coesione tra tutte le componenti della grande famiglia amaranto.

I tifosi e gli sportivi in generale devono stringersi ancor di più attorno alla squadra e sospingerla verso il traguardo finale. La società, al momento ineccepibile, dovrà far fronte agli ostacoli con l’autorevolezza degna di una piazza così importante.

In questo processo di ricostruzione dobbiamo essere schierati tutti dalla stessa parte e ricordare cosa vuol dire tifare Livorno, soprattutto alle nuove generazioni, che ci auguriamo sempre più numerose al fianco della squadra.

Ecco alcuni motivi per tifare Livorno, da tramandare di padre in figlio, da trasmettere a parenti, amici e conoscenti:

I COLORI. Il nome amaranto deriva dal greco amarantos e cioè “che non appassisce”. Di qui il significato attribuito ad esso dai Greci di pianta dell’amicizia, della stima reciproca e più in generale espressione di tutti i sentimenti veri che non dovrebbero mai cambiare con il trascorre del tempo, in quanto eterni ed unici.

IL NOME. Chi tifa Livorno è orgoglioso di pronunciare il nome della propria città in qualunque parte del mondo si trovi e ne elencherà i pregi, decantando la nostra passione per la squadra.

OLTRE LA CATEGORIA. Dalla serie A ai campionati dilettanteschi, abbiamo giocato ovunque, sempre a testa alta e con il concetto di “maglia” sempre al primo posto.

IL SANGUE E LE LACRIME. Abbiamo gioito e più volte abbiamo pianto, uscendone sempre più forti e sempre più uniti di prima.

LA CURVA. Il tifo continuo, un sostegno costante ai ragazzi in campo; una curva calda e compatta che come disse qualcuno “chi non tifa Livorno non potrà mai capire”.

I GIOCATORI STORICI. Da Magnozzi a Lessi, da Picchi a Vitulano, da Stua a Bellinelli, da Merlo a Mondello, da Diamanti a Lucarelli. Il Livorno è uno stile di vita.

IGOR PROTTI. Giocatore di classe innata, con un attaccamento alla maglia e alla squadra indiscutibile; numerosi record sì, ma ciò che i tifosi ribadiscono e di cui parlano con orgoglio è quello che quest’uomo rappresenta: il simbolo e il punto fermo del Livorno. La coerenza, il carisma, l’esserci sempre stato, prima sul campo come condottiero e poi ancora in altre vesti.
In un parola: Capitano.

UNA STORIA D’AMORE. “Ti fa innamorare quando lo guardi, per un po’ le cose sembrano andar bene. Poi iniziano i problemi; ti fa soffrire, arrabbiare, vorresti lasciarlo lì dopo nemmeno 90 minuti; ma poi resisti, sai che ne vale la pena, che anche se le cose non torneranno a posto subito, la speranza c’è e Lui te lo dimostrerà. E tu sarai di nuovo lì. Perché se davvero lo ami, non potrai farne a meno”.

Dai Livorno siamo tutti con te.

L'articolo Pelle amaranto proviene da Alè Livorno.

]]>
Orgogliosi e … abbonati! https://www.ale-livorno.com/2021/09/09/orgogliosi-e-abbonati/ Thu, 09 Sep 2021 12:10:44 +0000 https://www.ale-livorno.com/?p=367 La caduta “dell’impero genovese” ha definitivamente fugato tutti i dubbi: il Livorno ed i suoi tifosi sono vivi più che mai, coinvolti ed appassionati come non succedeva da tempo immemore. Gli oltre mille abbonamenti per l’accesso alla Curva Nord, polverizzati nel giro di una mezza mattinata, sono la conferma che il cuore pulsante del tifo […]

L'articolo Orgogliosi e … abbonati! proviene da Alè Livorno.

]]>
La caduta “dell’impero genovese” ha definitivamente fugato tutti i dubbi: il Livorno ed i suoi tifosi sono vivi più che mai, coinvolti ed appassionati come non succedeva da tempo immemore.

Gli oltre mille abbonamenti per l’accesso alla Curva Nord, polverizzati nel giro di una mezza mattinata, sono la conferma che il cuore pulsante del tifo è tornato a battere forte, baldo e fiero come recita il vecchio inno del quale chiediamo a gran voce il ripristino immediato durante le gare che si svolgeranno al Picchi.

Ognuno di noi avrà l’obbligo morale di divulgare ovunque l’amore per la maglia: figli, nipoti, amici e conoscenti. Tutti dovranno sentirsi addosso la gloriosa casacca amaranto come una specie di seconda pelle, da amare e da difendere con l’orgoglio che ci ha sempre contraddistinti.

In un’epoca dove il calcio è governato dai petroldollari, dai fondi di investimento, da procuratori di dubbia moralità, da giocatori mercenari, la nostra società riparte dai campetti di provincia con la testa alta ed il petto in fuori, fiera delle proprie origini e di una ritrovata identità che ha coinvolto Re Igor, la bandiera delle bandiere, supportato dai graditi ritorni di alcuni calciatori e personaggi che a Livorno hanno lasciato il segno facendosi ben volere per aver ottimamente interpretato quello spirito di appartenenza a noi tanto caro.

Come dimenticare l’operato di Cristiano Lucarelli che in breve tempo è riuscito a dare i giusti impulsi ai suoi contatti, sempre e soltanto per il bene del “suo” Livorno.

Insomma il popolo livornese ha risposto presente, dimostrando con i fatti di voler essere parte integrante di una rinascita calcistica che, organizzazione societaria a parte, andrà conquistata sul campo con il sudore della fronte e tanta dedizione.

Il Livorno si ama a prescindere, indipendentemente dalla categoria e, proprio per questo, chi ha sposato il nuovo progetto afferma con vanto di averlo fatto.

Esperienza insegna che, dopo il giustificato entusiasmo iniziale e nei limiti delle nostre possibilità, dovremo vigilare sull’operato del club ed essere pronti, tutti uniti, ad affrontare i momenti di difficoltà che si presenteranno.

Intanto, almeno per il momento, siamo certi di esserci liberati dei cosiddetti “tifosi occasionali”, di quelli che venivano all’Ardenza per veder giocare, o ancor peggio tifare, le “squadre a strisce”, una tradizione particolarmente in voga tra gli “italioti” (gli italiani idioti), vittime consensuali di un sistema logoro e corrotto al quale, ben presto, si presenterà un salatissimo conto da pagare.

È stato ed è meraviglioso continuare a commentare sul forum argomenti relativi alla scelta della divisa, al ritiro di Rosignano, agli abbonamenti venduti, ai ritorni di Mazzoni e Vantaggiato: tutto questo per una squadra che si accinge a partecipare ad un campionato di Eccellenza!

Il Livorno siamo noi, sempre e comunque!
Alla faccia di chi ancora tiene in ostaggio i cimeli di una parte della nostra storia.

L'articolo Orgogliosi e … abbonati! proviene da Alè Livorno.

]]>
Comunicato #1 del Forum Alè Livorno https://www.ale-livorno.com/2021/08/02/comunicato-del-forum-ale-livorno/ Mon, 02 Aug 2021 14:37:16 +0000 https://www.ale-livorno.com/?p=314 In riferimento a quanto emerso dalla riunione dei tifosi del circolo Magnozzi-Fides, alla quale qualcuno via web ha dato risalto, il Forum Alé Livorno intende precisare quanto segue. Le idee sulla rinascita del Livorno di coloro che hanno partecipato all’incontro in oggetto, rappresentano soltanto una sparuta frangia della tifoseria, non certamente la maggioranza degli sportivi […]

L'articolo Comunicato #1 del Forum Alè Livorno proviene da Alè Livorno.

]]>
In riferimento a quanto emerso dalla riunione dei tifosi del circolo Magnozzi-Fides, alla quale qualcuno via web ha dato risalto, il Forum Alé Livorno intende precisare quanto segue.

Le idee sulla rinascita del Livorno di coloro che hanno partecipato all’incontro in oggetto, rappresentano soltanto una sparuta frangia della tifoseria, non certamente la maggioranza degli sportivi amaranto.

Dispiace dover notare per l’ennesima volta la supponenza e l’arroganza con la quale alcune persone, che negli anni hanno sempre evitato di disturbare troppo il padrone, avallando e giustificando ogni nefandezza, credono di dover gestire fra di loro una situazione che non appartiene a una cinquantina di individui, bensì all’intera città.

La nostra opinione a riguardo è che sarebbe l’ora di aprire un dibattito più ampio e serio, scevro da qualsiasi interesse personale e che coinvolga in maniera più decisa anche tutti coloro che mesi fa, in oltre tremila, avevano dato una preferenza all’inizio di un calcio “dal basso”, tramite Livorno Popolare, a prescindere da un’eventuale fusione con la Pro Livorno, che comunque non ci risulta debba passare dalla decisione di qualche iscritto di un club che sinceramente, non vediamo neanche come interlocutore in questa fase.

Non dobbiamo e non vogliamo sbagliare a ripartire. Soprattutto ci sentiamo di appoggiare la via più breve e più sostenibile, sia dal punto di vista sportivo che da quelli giuridici e logistici. Non possiamo permetterci di rimanere ancorati a pregiudizi e concetti ormai ampiamente superati in quello che si preannuncia l’anno zero per il rilancio del calcio cittadino.

Come ventilato siamo comunque d’accordo anche per ripartire con una nuova società, ma questo è un percorso che non faremo sicuramente scegliere a persone che, ribadiamo, non rappresentano nessuno se non loro stesse e che prendono tali e importanti decisioni per il futuro del Livorno durante una cena che con tutto il rispetto, vede presenti solo persone anziane.

Sarebbe bello “rinascere” con il glorioso simbolo U.S. Livorno ma non certamente alle condizioni espresse dal Magnozzi, la cui presa di posizione suona come una specie di ricatto al quale non vogliamo assolutamente cedere.

Giù le mani dal Livorno!

L'articolo Comunicato #1 del Forum Alè Livorno proviene da Alè Livorno.

]]>