Vi vogliamo così

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Piombino, domenica 28 Novembre 2021: il Livorno si riscatta dopo la pessima figura fatta con il San Miniato Basso e torna a conquistare i tre punti che non otteneva dal 6 Novembre, spazzando via le nubi che si stavano minacciosamente addensando intorno alla squadra.

Sulla gara c’è poco da dire: un monologo amaranto durato tutti i 90 minuti più recupero, un perentorio 6-0 nei confronti dei padroni di casa del Piombino, che nel primo tempo stentano addirittura a superare la propria metà campo, anche a causa del fortissimo vento a sfavore, ma che nel secondo tempo però non se la cavano poi tanto meglio, segno che gli agenti atmosferici c’entrano ben poco con l’andamento della partita.

Due le notizie rilevanti nell’immediato pre gara. La prima è che Mister Buglio non sarà presente in panchina perché febbricitante.

La seconda è che la partita inizia con circa 15 minuti di ritardo, a causa di alcuni problemi fisici accusati dal guardalinee che staziona sotto il settore riservato ai tifosi livornesi, in quanto nella Santa Barbara che si scatena all’ingresso delle squadre in campo, l’assistente dell’arbitro viene ferito (superficialmente e inavvertitamente) alla coscia da un petardo.

Il Livorno – che schiera un 4-2-3-1 con Torromino che torna a giocare dal primo minuto – gioca un primo tempo di grande intensità, dominando e andando a segno ben tre volte: colpiscono Ferretti, Apolloni e Torromino, su un rigore procurato da Nunzi.

Piombino non pervenuto: come detto in precedenza, complice anche un forte libeccio che blocca il pallone ai neroazzurri ogni volta che tentano un lancio in direzione di Pulidori, i giocatori della squadra di casa sono in totale balia degli amaranto e si fanno vedere soltanto in occasione di una punizione dalla media distanza uscita abbondantemente alla sinistra del portiere livornese.

Nel secondo tempo stesso parziale, stesso copione e stessi attori. Con altre tre reti (Ferretti, Ferretti, Apolloni) il Livorno chiude definitivamente la partita.

Si nota di più il Piombino, che in un paio di occasioni riesce anche ad entrare in area avversaria, tuttavia senza impensierire nessuno. Ci prendiamo la vittoria con un roboante 6-0 e il settore ospiti fa festa cantando “Vi vogliamo così!”.

A proposito del tifo, nel quarto d’ora in attesa dell’inizio ritardato della gara, sembrava di essere stati catapultati in un piccolo Maracanà: entusiasmo a mille, grande partecipazione da parte di tutti i presenti, la cortina densa creata dai fumogeni, il ritmo incessante dei tamburi, lo stesso coro cantato a squarciagola per minuti e minuti, bambini che sventolavano bandiere e striscioni appesi ovunque.

E poi lo scoppio dei petardi, che hanno si l’inconveniente di poter creare situazioni come quelle che hanno causato l’avvio di gara ritardato, con susseguente multa alla società, ma che ci riportano con la mente alle mille battaglie affrontate al fianco del Livorno e che creano un’atmosfera di tempi passati, nei quali eravamo conosciuti anche (soprattutto) come una tifoseria calda a bollore, con atteggiamenti spesso e volentieri sopra le righe, al di là del giusto e dello sbagliato.

Comunque anche durante la partita non c’è stato mai neanche un attimo di silenzio e nei momenti più concitati del tifo si sono sentiti rimbombare i cori quasi come ai tempi delle trasferte più partecipate in altre categorie, a testimonianza che il cuore batte sempre e batte forte, a riprova del fatto che siamo pronti a sostenere la squadra con ogni stilla di energia, per uscire dagli inferi del calcio in cui siamo stati mandati nostro malgrado.

La stampa parlava di 300 biglietti venduti pre-gara, ma secondo il parere di chi scrive, si contavano almeno 500 persone; probabilmente la possibilità di acquistare il biglietto in loco è stata sfruttata da molti livornesi al seguito.

Per finire ci sarebbero da fare anche un paio di considerazioni sul corposo e inspiegabile dispiegamento di forze dell’ordine (e mettiamoci anche gli steward, calati nel ruolo anche troppo perfettamente) in occasione di una partita di Eccellenza non considerata a rischio da nessuno, disputata in un campo sportivo (chiamarlo stadio è troppo) che quello si, presentava diverse pecche da un punto di vista della sicurezza per gli spettatori, che è bene ricordarlo, sono i fruitori dello spettacolo e non il problema da combattere.

Ma non roviniamo una giornata sportivamente riuscita con polemiche che farebbero solo leccare i baffi a chi ci vuole male.

Vi vogliamo così. Tutti.
Alè Livorno!