Pelle amaranto

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In un momento abbastanza delicato per la stagione dei nostri ragazzi, vorremmo sottolineare l’importanza dell’unità e della coesione tra tutte le componenti della grande famiglia amaranto.

I tifosi e gli sportivi in generale devono stringersi ancor di più attorno alla squadra e sospingerla verso il traguardo finale. La società, al momento ineccepibile, dovrà far fronte agli ostacoli con l’autorevolezza degna di una piazza così importante.

In questo processo di ricostruzione dobbiamo essere schierati tutti dalla stessa parte e ricordare cosa vuol dire tifare Livorno, soprattutto alle nuove generazioni, che ci auguriamo sempre più numerose al fianco della squadra.

Ecco alcuni motivi per tifare Livorno, da tramandare di padre in figlio, da trasmettere a parenti, amici e conoscenti:

I COLORI. Il nome amaranto deriva dal greco amarantos e cioè “che non appassisce”. Di qui il significato attribuito ad esso dai Greci di pianta dell’amicizia, della stima reciproca e più in generale espressione di tutti i sentimenti veri che non dovrebbero mai cambiare con il trascorre del tempo, in quanto eterni ed unici.

IL NOME. Chi tifa Livorno è orgoglioso di pronunciare il nome della propria città in qualunque parte del mondo si trovi e ne elencherà i pregi, decantando la nostra passione per la squadra.

OLTRE LA CATEGORIA. Dalla serie A ai campionati dilettanteschi, abbiamo giocato ovunque, sempre a testa alta e con il concetto di “maglia” sempre al primo posto.

IL SANGUE E LE LACRIME. Abbiamo gioito e più volte abbiamo pianto, uscendone sempre più forti e sempre più uniti di prima.

LA CURVA. Il tifo continuo, un sostegno costante ai ragazzi in campo; una curva calda e compatta che come disse qualcuno “chi non tifa Livorno non potrà mai capire”.

I GIOCATORI STORICI. Da Magnozzi a Lessi, da Picchi a Vitulano, da Stua a Bellinelli, da Merlo a Mondello, da Diamanti a Lucarelli. Il Livorno è uno stile di vita.

IGOR PROTTI. Giocatore di classe innata, con un attaccamento alla maglia e alla squadra indiscutibile; numerosi record sì, ma ciò che i tifosi ribadiscono e di cui parlano con orgoglio è quello che quest’uomo rappresenta: il simbolo e il punto fermo del Livorno. La coerenza, il carisma, l’esserci sempre stato, prima sul campo come condottiero e poi ancora in altre vesti.
In un parola: Capitano.

UNA STORIA D’AMORE. “Ti fa innamorare quando lo guardi, per un po’ le cose sembrano andar bene. Poi iniziano i problemi; ti fa soffrire, arrabbiare, vorresti lasciarlo lì dopo nemmeno 90 minuti; ma poi resisti, sai che ne vale la pena, che anche se le cose non torneranno a posto subito, la speranza c’è e Lui te lo dimostrerà. E tu sarai di nuovo lì. Perché se davvero lo ami, non potrai farne a meno”.

Dai Livorno siamo tutti con te.