La Farsa dell’Iscrizione del Livorno in Serie D

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Come ormai è tradizione a Livorno, un’altra giornata decisiva da dentro o fuori, si è tramutata in un ennesimo rinvio, stavolta al 28 luglio.

La domanda di ammissione al campionato di serie D è stata presentata, ma per l’accettazione dell’iscrizione ci sono parecchi dubbi, il principale dei quali riguarda l’indicazione dell’Armando Picchi come campo dove disputare il campionato.

Infatti il Sindaco, che non finiremo mai di ringraziare, ha negato di nuovo la concessione dello stadio all’AS Livorno Calcio (qui il link di riferimento al comunicato del sindaco), dato che il solito Gherlone (a proposito: interessante il suo ritratto tinteggiato da Codice Rosso) ha parlato tanto, ma anche stavolta i soldi non si sono visti.

Un altro che non ha lesinato le parole è stato Aldo Spinelli. Contattato in serata da Telecentro2 all’interno della trasmissione Avanti Livorno, nella milionesima riedizione scadente del suo logoro repertorio, è riuscito a dire tutto e il contrario di tutto, prima nella veste di colui che ormai è fuori da tutti i giochi, poi per concludere nei panni dell’unico e solo padrone del Livorno.

Allucinante l’atteggiamento del Commendatore che ha inveito contro tutto e tutti, finendo per accusare il mondo intero di prendere in giro la famiglia Spinelli, che a sentir lui ha sempre fatto il bene del Livorno, nonostante l’irriconoscenza dei livornesi.

La condizione in cui versa il nostro Livorno non si presta più a queste sceneggiate e non si capisce dunque per quale motivo certa stampa continui a inseguire un uomo, che come lui stesso ha più volte dichiarato, non ha più niente a che fare con il Livorno, per dargli inoltre il solito copione da interpretare, senza cercare di arginarlo, senza mai metterlo di fronte alle fandonie che ci propina da anni.

Certi giornalisti del resto risultano enigmatici anche per altre questioni, come per esempio è accaduto nella giornata di ieri, quando Gherlone ha annunciato l’avvenuta iscrizione (che come detto al momento è soltanto una sua fantasia), mettendo di fatto tutto nelle mani di Luca Salvetti.

Ci si è appellati al “buon senso”, come per imbeccare il Sindaco a rispondere positivamente al liquidatore, facendo strabuzzare gli occhi ai tifosi amaranto che leggevano questi articoli completamente distaccati dalla realtà.

La stragrande maggioranza dei livornesi non si è mai fidata dall’attuale dirigenza societaria, un’accozzaglia di personaggi che fa del procrastinare ogni decisione a chiacchiere il proprio stile di vita, quindi proprio non si capisce come possa essere possibile che ci siano ancora persone che credano agli asini che volano.

In tutto questo delirio, il Sindaco Salvetti ha comunque interpretato il ruolo di garante “perfetto” della città che rappresenta e ha rimesso al proprio posto questi personaggi che hanno scambiato Livorno per Babbeolandia, ribadendo che senza un progetto sportivo serio ed un rilancio economico dimostrato nella realtà dei fatti, non ci sono i presupposti per sedersi ad un tavolo per progettare la rinascita.

Sinceramente siamo stanchi, siamo all’esasperazione e non si sa più come far togliere le tende a queste persone che non sono più gradite, se mai lo sono state.

Non chiediamo altro che di poter morire, consapevoli che senza i Gherlone, gli Aimo, gli Heller, i Mariani e soprattutto gli Spinelli, rinasceremo e saremo belli come mai lo siamo stati.

Dai Livorno, resisti con noi!